"La notizia riguardante il fatto che
il Sindaco di Montefino (Teramo) si sia dovuto barricare, ieri,
nell'ufficio postale del proprio Comune per impedire che lo
stesso chiudesse a meta' mattinata, sbattendo cosi' la porta in
faccia a persone anziane in attesa di riscuotere la pensione,
la dice lunga sulla vergognosa condotta aziendale che Poste
Italiane sta attuando nella nostra Regione". Lo afferma il
presidente di Anci Abruzzo, Antonio Centi. Sulla questione -
ricorda - il 4 dicembre scorso, a nome dei tantissimi Comuni
della nostra Regione, penalizzati o in via di penalizzazione
dalla decisione di Poste Italiane di riorganizzarsi a danno dei
cittadini per favorire presunte efficienze aziendali, ho
richiesto al Presidente Chiodi di assumere una iniziativa
assieme ai Presidenti delle altre Regioni per affrontare tale
gravissimo problema, con l'autorevolezza della propria
funzione, stante la dimensione nazionale della vicenda.
Purtroppo - commenta Centi - non soltanto non ho ricevuto un
cenno di risposta alla mia richiesta ma, forse per mia colpa,
non ho nemmeno notizie di eventuali iniziative del Presidente
in tale direzione. Poste Italiane S.p.A. intende ridimensionare
drasticamente la propria rete di uffici, puntando sempre piu' a
diventare banca e sempre meno azienda di servizi pubblici;
l'Autostrada dei Parchi ha aumentato in maniera insopportabile
dal primo gennaio i pedaggi automobilistici e non sembra che le
suddette due gravi situazioni stiano impegnando piu' di tanto i
responsabili politici della Regione. Non possono essere
soltanto i Sindaci ad attivare anche azioni estreme per
difendere le popolazioni abruzzesi", rileva infine Antonio
Centi. (AGI)