Piccoli centri: Il pregiudizio che ferisce

Maria Carosella
09/09/2023
Attualità
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Sono una giovane coppia, lui originario di Roma, lei agnonese. Vivono ad Agnone e sono due bei ragazzi. Lei mora, occhi neri scintillanti, lui sportivo, palestrato, gia allenatore di calcio con la squadra locale. La loro storia , una storia come tante, lei sposata, con un matrimonio in crisi si innamora di lui e lui di lei. Anche lui separato, entrambi due bambini, Vivono oramai da oltre tre anni insieme in questa bella famiglia allargata con  i loro quattro bambini e un grande cane di nome Brutus. Lavorano entrambi, lei è un operatore socio sanitario presso una casa di riposo, lui un allenatore di pugilato in una palestra. Vivono la loro vita, la loro famiglia, il loro amore. 

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 Fin dall'inizio del loro rapporto si sono sentiti  osservati, additati, oggetto continuo di curiosità morbosa in un piccolo centro dove probabilmente  due giovani  che si innamorano  al di la dei  loro rapporti affettivi precedenti e scelgono di  stare insieme e vivere la loro storia d'amore,  suscitano  pettegolezzo e voyerismo. Sono due bei ragazzi , hanno gran parte del corpo tatuato e portano dei piercing come tanti altri giovani al giorno di oggi, eppure  in un piccolo paese vengono ancora guardati con diffidenza,  cosa che in una grande città non avverebbe mai, e questa pressione  sociale negativa viene da loro vissuta con estremo disagio. Si chiedono perche' devono tollerare questa invadenza collettiva nelle loro vite. 

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 Purtroppo nei piccoli centri il pettegolezzo e' infarcito di pregiudizio che si diffonde a macchia d'olio,  e alla lunga puo' fare molto male e puo' lasciare segni indelebili. Federica e Giuseppe con i loro bambini vogliono vivere sereni e vogliono rimanere ad Agnone e crescere in tranquillità i loro bambini.  Sono stanchi di sopportare, affidano alla stampa il loro messaggio: Non siamo due marziani, o una famiglia di marziani, ma siamo sei persone, più il nostro amato cane,  che si vogliono bene e vogliono vivere felici e vorrebbero essere accettati dalla comunità dove vivono e hanno scelto di vivere

 

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