Durante l'ultimo consiglio comunale il capogruppo del gruppo politico “Agnone Identità e Futuro” Vincenzo Scarano e' intervenuto sulla costituzione dell'Assocazione Temporanea di scopo" per la partecipazione del Comune di Agnone al Bando di selezione per la Capitale italiana della cultura 2026.L' atto costitutivo dell' ATS prevede un partenariato tra pubblico e privato.
Le adesioni a tale associazione ad oggi sono oltre 50 su 99, e di alto livello tra le quali: Uncem, Unimol, Snai, AssoMab, La diocesi di Trivento, Il Gal Ato Molise, il Bene Comune, La lega Italiana a Montreal, Il Conservatorio Luigi Perosi, Melisia, i caseifici Di Nucci e Di Pasquo, la fonderia Marinelli, l'Artigianato Artistico D'Aloise il museo del Rame e tanti Altri. Il sindaco ha relazionato sullo Statuto, l'organigramma e declamato gli obiettivi.
A tale atto costitutivo Scarano e il suo gruppo politico hanno votato a favore, un voto favorevole però “condizionato” e nel suo intervento ha motivato politicamente tale scelta . Nella nota a seguire l'intervento di Scarano:
"Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, in merito al II punto all'O.d.G. - Costituzione Associazione Temporanea di Scopo per la partecipazione del Comune di Agnone al Bando di selezione per la Capitale italiana della cultura 2026 -, il nostro Gruppo politico ha evidenziato la necessità di predisporre un atto costitutivo che meglio disciplini una serie di elementi che risultano fondamentali, soprattutto in considerazione dell'importante obiettivo è dei soggetti pubblici coinvolti, tra cui, ad esempio, l'Unimol e la SNAI.
In particolare, nell'atto costitutivo si ravvisano lacune relative ai rapporti economici tra le parti, alla gestione contabile, alla gestione amministrativa delle attività da porre in essere, alla personalità giuridica dell'associazione, alla normativa di riferimento. Su questo argomento, pertanto, il nostro Gruppo ha espresso voto favorevole "condizionato" dal punto di vista politico, affinché l'amministrazione modifichi e/o integri il suddetto atto costitutivo, svolgendo maggiori approfondimenti. L'atto, inoltre, non è stato preventivamente condiviso con gli altri soggetti coinvolti nell'iniziativa che potrebbero, quindi, non riconoscerne la validità. Peraltro, un atto giuridicamente non valido potrebbe inficiare la partecipazione al Bando per la Capitale italiana della cultura 2026. Sulla questione, il Consigliere di maggioranza Di Pietro ha condiviso la nostra posizione."