Dopo 43 anni di servizio ininterrotto dedicati all'ospedale il San Francesco Caracciolo di Agnone, il noto studioso di tradizioni popolari, Meo Domenico, dal primo novembre godrà del suo meritato riposo post lavorativo.
Meo Domenico sul lavoro e' stato modello di dedizione, efficienza, disponibilità verso le persone e tanta gentilezza. Oltre al lavoro è uno dei massimi studiosi di cultura popolare e la sua fama travalica i confini regionali.

E' nato a Castelguidone 1961 ma vive ad Agnone dal 1963. Con trasporto e passione, da oltre trent’anni, si interessa di dialetto e tradizioni popolari. Ideatore e conduttore di programmi radiofonici sul folklore musicale,ha partecipato più volte a trasmissioni televisive della RAI.
Ha ottenuto riconoscimenti e premi di poesia dialettale in Abruzzo, Calabria, Molise, Sicilia e Toscana e alcuni suoi versi fanno parte della Letteratura Dialettale Molisana (vol. II, 1995) e delle antologie poetiche Dialetti d’Italia (voll. II e III).
Dal 2007 collabora con il linguista italiano Michele Loporcaro alla realizzazione della Grammatica del dialetto di Agnone. Nel 2016 ha partecipato al progetto del primo esperimento neurolinguistico sul genere grammaticale di un dialetto italiano (l’agnonese), studio condotto dal Laboratorio di Linguistica (Scuola Normale Superiore di Pisa), l’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia e l’Università di Zurigo (Cattedra di linguistica italiana).
Ha pubblicato numerosi libri tra i quali “Le feste di Agnone”, il “Vocabolario del dialetto di Agnone”, “Riti e feste del fuoco” ," Falò e torce cerimoniali in Molise", l'ultima sua fatica letteraria “La Ndocciata di Agnone, il fuoco più grande.”
Gli auguri per il suo pensionamento vanno a lui e alla sua famiglia da tutta la comunità Agnonese e di certo utilizzerà il suo tempo libero per scrivere altri testi, creare iniziative ed eventi, e aspettiamo la sua prossima pubblicazione
Auguri da Altomolise.net