Furto di attrezzi agricoli e pneumatici, bottino da oltre quarantamila euro

Il colpo, molto simile a quello messo a segno nelle scorse settimane a Castiglione, la notte scorsa a Tornareccio

redazione
06/02/2013
Attualità
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TORNARECCIO (CH) - Il sistema di allarme è scattato diverse volte nel cuore della notte, ma il titolare e la vigilanza privata non hanno notato nulla di strano. Risultato: un rivenditore di atrezzi agricoli di Tornareccio è stato letteralmente ripulito dai ladri. Il bottino, secondo una prima stima, si aggira intorno ai quarantamila euro.
Il colpo, molto simile a quello registrato nelle scorse settimane a Castiglione Messer Marino, è stato messo a segno nella notte tra lunedì e martedì, nella zona artigianale di Tornareccio, poco distante dal centro abitato.
I ladri hanno forzato il pesante cancello di ingresso e si sono introdotti nella rivendita di pneumatici e attrezzature agricole da una porta antipanico posta sul retro dello stabile. Lì, al riparo da occhi indiscreti hanno potuto caricare tranquillamente il bottino.
Quella sera, racconta il titolare dell’attività commerciale, l’allarme è scattato diverse volte. Una prima volta intorno alle 21. Lo stesso proprietario si è recato sul posto per verificare che tutto fosse in regola. L’uomo non ha notato nulla di strano, si soltanto premurato di ripulire alcuni sensori dell’allarme, credendoli sporchi o coperti. Successivamente l’allarme è scattato intorno alle ore 23. Nuovamente l’uomo è tornato presso il capannone, senza notare nulla di insolito. Una terza volta l’allarme è entrato in azione verso le ore 2, nel cuore della notte. Il titolare si è allora messo in contatto con la società di vigilanza privata, una ditta di Ortona, chiedendo di svolgere le opportune verifiche. L’uomo riferisce di aver avuto assicurazione dall’operatore della centrale che avrebbe immediatamente inviato un vigilantes sul posto. Rassicurato il titolare dell’esercizio è tornato a letto. L’indomani l’amara scoperta: il magazzino completamente ripulito. Uno dei sensori del sistema di allarme è stato messo fuori uso con un semplice foglio di alluminio, la carta stagnola che si usa in cucina. Il danno stimato, ancora in via di definizione, si aggira intorno ai quarantamila euro. I ladri hanno caricato su un camion e portato via una decina di motoseghe, alcuni spazzaneve, delle falciatrici, alcuni decespugliatori, circa duecento pneumatici, quaranta batterie per autovetture, un gruppo elettrogeno e una pesante macchina spaccalegna di oltre due quintali e mezzo di peso. Per caricare il bottino sul camion i malviventi hanno utilizzato un muletto presente all’interno dello stabile.  Sull’accaduto, regolarmente denunciato dal titolare dell’azienda, indagano ora i Carabinieri di Archi, coordinati dal comandante della compagnia di Atessa, il capitano Massimo Di Lena.
I militari pare abbiano acquisito alcuni video delle telecamere di sorveglianza di altri esercizi commerciali di zona, nel tentativo di individuare il veicolo utilizzato per il furto e la successiva fuga. Sempre al vaglio degli investigatori dell’Arma la tempistica e il funzionamento del sistema di allarme.
 

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