ISERNIA. Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise sulle proposte di SEL: governo della montagna e reddito minimo garantito, insieme con il piano straordinario di manutenzione e di cura del territorio e del paesaggio, al centro dell’azione del prossimo governo regionale per affrontare l’emergenza lavoro
In questa campagna elettorale noi di SEL ci sentiamo protagonisti nel progetto di governo della regione Molise. Tra le proposte che ci caratterizzano, i temi del governo della montagna e delle aree interne, il reddito minimo garantito, insieme con il piano straordinario di manutenzione e di cura del territorio e del paesaggio e la promozione convinta delle nostre eccellenze agroalimentari che secondo noi devono essere al centro dell’azione del prossimo governo regionale, soprattutto perché legati strettamente all’emergenza lavoro ed alla riconversione ecologica dell’economia.
Riteniamo opportuno, per questo, proporre una serie di misure per sostenere l’economia dei territori montani e delle aree interne, a partire dall’istituzione di forme di fiscalità differenziata per le imprese operanti in montagna per sostenere la loro competitività, quale parziale compensazione dei maggiori costi che debbono sostenere.
Noi crediamo, infatti, che una nuova politica per la montagna molisana sia possibile, a partire proprio dalla coesione sociale, che è più forte in montagna che altrove, e dalla consapevolezza che l’identità della montagna deve essere mantenuta e coltivata non per creare forme di sterile ed ingiustificato isolamento, ma per costruire sistemi territoriali aperti che sappiano parlare il linguaggio della modernità nelle relazioni umane, nel tessuto sociale e culturale e nell’uso delle nuove tecnologie e nell’economia.
Non a caso, pensiamo che si possa tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti affidando proprio ad essi la cura.
Tutto ciò – dice Candido Paglione - potrà consentire, finalmente, un’azione concreta che porti alla predisposizione di un vero e proprio “Programma di reinsediamento umano della nostra montagna”.
“Rimettere le radici in montagna e contrastare lo spopolamento delle aree interne” significa anche lavorare ad una legislazione specifica, necessaria per promuovere i sistemi economici polifunzionali delle nostre montagne, attraverso l’incentivazione delle pluriattività e per riconoscere il valore delle sue produzioni. Nello specifico, la programmazione dei fondi comunitari per il prossimo sessennio 2014-2020 offre l’opportunità concreta di realizzare questa strategia. Il reddito minimo garantito e la predisposizione di un piano straordinario di manutenzione e di cura del territorio e del paesaggio, inoltre, sono due proposte concrete di una sinistra moderna, che offre soluzioni fattibili e sostenibili per uscire dal difficile momento economico senza scorciatoie. Per una realtà come quella molisana, infine, è giunto il momento di mettere in atto azioni decise per sostenere e promuovere le eccellenze del comparto agroalimentare facendo leva sulla qualità ambientale dei nostri territori di produzione.
Dunque SEL si candida per dare un contribuito convinto a governare il Molise, per costruire, finalmente, una prospettiva di rinascita e di speranza. Saremo parte attiva per aiutare il Molise a risollevarsi dalle macerie prodotte da oltre dieci anni di governo del centro destra e per mettere in campo le energie migliori.
È questo il succo delle proposte che SEL Molise lancia all’attenzione dei cittadini e degli alleati di centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali.