Il voto e gli uomini liberi

Fabio Mucilli
23/02/2013
Attualità
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OSPITIAMO, di seguito, l'intervento di Fabio Mucilli (al centro nella foto pubblicata, ndr) di Castiglione Messer Marino, che fornisce un utile contributo al dibattito sul voto e la rappresentanza politica.

 

 

"Grillo porterà in Parlamento tra i sessanta e i cento eletti. Ipotesi sottostimate a mio modesto avviso. Ciò significa che tra un quarto e un quinto del Parlamento sarà composto da persone totalmente estranee alle logiche di partito. Non scelti dalle segreterie dei partiti, nonostante il porcellum, ma scelti dalla piazza, da internet, dal movimento degli incazzati, dagli elettori. Una rivoluzione senza precedenti nella storia della repubblica."

Ben detto, direttore, sottoscrivo in pieno

Anch'io penso che le previsioni siano sottostimate (e spero anche che lo siano, sia chiaro)

Perchè se c'è una cosa che è mancata per sessant'anni in questo paese è un'opposizione che possa chiamarsi tale (con due eccezioni, per alcuni anni: quella del MSI e quella dei Radicali): è innanzitutto questo che mi portò a metà degli anni '80 a vedere a piazza Salotto a Pescara, da studente, i comizi di Giorgio Almirante e di Marco Pannella; tra i due, poi, come sai, ho scelto il secondo, senza ripensamenti, ma ho sempre riconosciuto ad entrambi il loro essere alternativi al sistema partitocratico, il cancro della nostra democrazia.

Per questo confido molto nell'inesperienza (di potere) di questi futuri eletti a rappresentarci, perchè dell'esperienza della classe politica attuale i nostri figli non sanno che farsene: confido nel fatto che, anche grazie alla loro probabile consistenza numerica, ci facciano conoscere verità che sono rimaste celate nei cassetti per decenni, che facciano davvero le pulci a chi governerà, che rendano "trasparenti" i palazzi del potere, che ci facciano sapere quello che un sistema dell'informazione anch'esso corrotto e accondiscendente verso il potere troppo spesso censura; e che sappiano anche, perchè no, sostenere con chi governerà quanto di buono possa farsi per il nostro futuro, così come una seria opposizione dovrebbe fare (e saper fare).

Mi piace ricordare (e me ne compiaccio da solo, visto quello che sta accadendo) il mio comizio di 16 anni fa a Castiglione, domenica 20 aprile 1997 a Piazza della Repubblica e l'incipit che mi è rimasto scolpito nella mente: "oltre le barriere istituzionali, oltre le barriere delle ideologie, oltre le barriere della mediocrità, dell'indifferenza e dell'ipocrisia", così come quello che scrissi sul volantino elettorale: "una candidatura alternativa, per la politica dei cittadini e non dei mutuati, per chi non vuole arruolarsi alla guerra dei medici, per il profitto dell'impegno e non per le rendite di posizione"; ed infine la citazione di Luigi Einaudi che stampai in piccolo, in basso, e che conservo gelosamente: "Hai usato della tua libertà per rinunciare al vantaggio che poteva venirti dal danno altrui, perciò sei un uomo libero".

Infine, una considerazione sull'altro giorno all'ex Palaghiaccio: mi sembrava una situazione surreale vedere ancora dopo oltre 16 anni ancora i due "medici" protagonisti della scena (tra i quali faccio comunque le dovute differenze); mentre mi preoccupa molto per il destino di quel territorio (ed è questo il motivo per il quale insisto su temi che possono sembrare lontani dall'interesse immediato dei cittadini, ma a mio giudizio fondamentali, come l'anagrafe pubblica degli eletti e, soprattutto, le modifiche allo Statuto comunale per consentire i referendum comunali consultivi) il riflesso violento e di chiusura nel proprio recinto (di cui ho avuto modo di parlare in risposta al Sindaco Di Lizia) che ha avuto il consigliere Paolo Natelli (di cui il comportamento del Sindaco, che si ostina stupidamente a sostenere la percentuale dei suoi voti come legittimazione delle sue scelte, è causa scatenante): è il problema principale di quel territorio, che avrebbe bisogno di essere governato da persone "libere", come te, come me e come forse tante altre che, chissà, potrebbero trovare il coraggio di farsi avanti .

Buon voto!
.. e a presto

Fabio Mucilli

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