La Provincia di Isernia ha recentemente presentato le sue osservazioni riguardo al progetto "Pizzone II" di ENEL, volto alla realizzazione di un impianto idroelettrico di pompaggio nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Pur essendo allineato con gli obiettivi di transizione energetica e sviluppo sostenibile, il progetto solleva numerose preoccupazioni ambientali.
Nel documento inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Provincia ha evidenziato i rischi per la biodiversità dell'area, in particolare per specie protette come l'orso bruno marsicano. Anche dopo le modifiche apportate da ENEL, che hanno spostato le aree di cantiere in zone antropizzate per limitare l'impatto, persistono dubbi sulla sostenibilità complessiva dell’opera.
Le preoccupazioni si concentrano sulle misure compensative di rimboschimento e sull’impatto che la costruzione di gallerie e infrastrutture potrebbe avere sui flussi naturali delle acque sotterranee, con il rischio di contaminazione o riduzione della disponibilità idrica. Questa tematica è particolarmente rilevante in un contesto di crescente crisi idrica, aggravata dal cambiamento climatico.
Inoltre, c’è timore che il progetto possa influire negativamente sul turismo, compromettendo ulteriormente l'economia locale. I documenti della Provincia evidenziano anche il problema dello spopolamento e del declino economico delle aree interne. Sebbene "Pizzone II" possa generare nuove opportunità di lavoro, queste non sarebbero sufficienti a risolvere le problematiche socioeconomiche esistenti.
Per questo motivo, la Provincia di Isernia propone una strategia di sviluppo sostenibile a lungo termine, focalizzata sulla valorizzazione delle risorse naturali e sull'implementazione di opportunità economiche, in particolare nei settori agroforestale e turistico. Si rende necessaria un’ulteriore analisi del progetto, con particolare attenzione alle misure di compensazione e mitigazione ambientale.
Daniele Saia, Presidente della Provincia di Isernia, ha commentato: "Abbiamo lavorato a stretto contatto con il consigliere delegato all’ambiente, Giuseppe Centracchio, per redigere queste osservazioni. Nonostante le modifiche di ENEL, i nostri dubbi sull'impatto ambientale rimangono. È essenziale chiederci quanto sia realmente necessaria la costruzione di nuovi impianti nel Molise, che già produce circa il doppio dell'energia che consuma, principalmente da fonti rinnovabili. Mentre il Molise potrebbe fornire energia ad altre regioni, questo non dovrebbe avvenire a scapito dei nostri ecosistemi."