Campobasso, 21 ottobre 2024 – L’Assise legislativa regionale ha approvato a tarda sera con voto unanime la proposta di legge presentata dai Consiglieri Quintino Pallente, Andrea Di Pardo, Nicola Cavaliere, Stefania Passarelli, Armandino D’Egidio, Michele Iorio, Roberto Di Baggio e Francesco Roberti avente ad oggetto: “Disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione Molise, degli enti strumentali ed Agenzie regionali e dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise”.
La proposta di legge è stata prima depositata nel corso della seduta, e con l’accordo unanime raggiunto in sede di Conferenza Capigruppo, convocata ad horas dal Presidente Pallante, è stata poi esaminata e licenziata con parere favorevole dalla Prima Commissione, anch’essa convocata ad horas dal suo Presidente, Roberto Di Pardo, per poi giungere in discussione immediatamente in Aula.
Il testo licenziato dalla Commissione, così come emendato a seguito della discussione, è stato presentato all’Aula dal relatore e Presidente della Prima Commissione Di Pardo.
Sono seguiti gli interventi per dichiarazione di volto dei Consiglieri Facciolla, Romano e del Presidente della
Regione Roberti.
In particolare l’articolato approvato prevede che al fine di assicurare la continuità dei servizi pubblici erogati e l'efficienza amministrativa, nell'ottica di garantire il buon andamento ed il contenimento della spesa regionale, l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato, la cui scadenza è prevista nel corso dell’anno 2024, approvate all’esito delle procedure concorsuali indette dalla Regione Molise, da enti strumentali e da agenzie regionali è prorogata di un anno dalla relativa scadenza. Si prevede, inoltre, che la stessa proroga si applica anche alle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato, la cui scadenza è prevista nel corso dell’anno 2024, approvate all’esito delle procedure concorsuali indette dall’Azienda del Servizio Sanitario regionale. Sono fatte salve le procedure di stabilizzazione in atto.