La seduta del Consiglio regionale di oggi, mercoledì 12 febbraio, tenutasi questa mattina, ha visto al centro del dibattito il tema del disavanzo sanitario e della gestione delle finanze regionali. Due i provvedimenti discussi: la proposta di delibera presentata dal consigliere Massimo Romano, che puntava al disconoscimento del debito sanitario regionale, e la mozione avanzata dal centrodestra su iniziativa del sottosegretario Vincenzo Niro, finalizzata ad avviare un contenzioso con il Governo per ottenere una soluzione istituzionale alla crisi finanziaria.
La proposta di delibera di Romano non ha trovato il consenso dell’Aula e non è stata approvata, mentre la mozione del centrodestra ha ottenuto il via libera a maggioranza, con l’astensione delle opposizioni.
Il consigliere Di Pardo, presidente della prima commissione, ha spiegato le ragioni della scelta della maggioranza: «Il tema è caldo ed è stato portato in Commissione con urgenza. È sicuramente attuale, ma la strada non è quella della delibera proposta da Romano. Questa scelta significherebbe rimettere in bonus la Regione, aumentando la capacità di spesa, ma con danni irreversibili. Non si può cancellare un debito senza un titolo giuridico valido. Abbiamo presentato una mozione che impegna il Presidente della Regione a percorrere questa strada con i ministeri e ad aprire un contenzioso affinché la Corte Costituzionale e il Consiglio di Stato ci forniscano un titolo legittimo per intervenire.»
Di Pardo ha inoltre sottolineato che il Governatore Roberti si trova a Roma proprio per proseguire il dialogo con il Governo centrale: «Il presidente è stato convocato d'urgenza per portare avanti interlocuzioni cruciali sui nostri bilanci. Questo Governo ha già dato segnali concreti, concedendoci risorse significative per il disavanzo sanitario e per la sanità strutturale.»
Di diverso avviso il consigliere Massimo Romano, che ha difeso la sua proposta bocciata dall’Aula, definendola una possibilità storica per il Molise: «La Regione ha avuto l’opportunità di ripristinare un diritto dei cittadini molisani, sia sul piano fiscale, visto che paghiamo le tasse più alte d’Italia da 15 anni, sia su quello sanitario, con un sistema che non garantisce i livelli essenziali di assistenza. La mia proposta chiedeva che fosse lo Stato ad assumersi i costi del disavanzo, perché il debito sanitario non è stato creato dal Consiglio regionale. È una scelta giuridicamente fondata sulle sentenze della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato.»
Romano ha poi criticato chi ha definito la sua proposta come un rischio per il bilancio regionale: «Se il rischio è che il Molise torni in bonus, a me sembra più un'opportunità che un problema. Qualcuno ha parlato di 'regole del Monopoli', dimostrando di non conoscere la giurisprudenza. Invece di perdere tempo sui social, certi esponenti politici farebbero meglio a studiare.»