Il legame tra un uomo e il suo cane: la storia di Angiolino, Tonino e l'Associazione animalista Agape di Agnone

Maria Carosella
26/02/2025
Attualità
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Agnone, è lo scenario di una storia che tocca il cuore e solleva interrogativi sulla protezione degli animali e sul legame indissolubile tra un uomo e il suo cane. Angiolino, un uomo di 83 anni, vive insieme al suo cane, Tonino, un meticcio nero con sfumature bianche. La loro vita di compagnia è stata interrotta quando Angiolino, a causa di un urgente intervento chirurgico in Abruzzo, è stato costretto ad allontanarsi dalla sua masseria e a chiedere ai vicini di custodire il suo amato cane.

Ma un giorno Tonino probabiilmente nel suo desiderio di vagabondare, si allontana senza una meta, finendo per essere visto vagare a Agnone. La notizia arrivaalle volontarie dell'associazione Agape, sempre pronte ad aiutare gli animali in difficoltà. Queste, dopo aver preso in custodia il cane, decidono di offrire a Tonino un rifugio sicuro.

Nel frattempo, Angiolino, una volta tornato dall'ospedale, scopre con dolore che il suo cane è scomparso. Dopo aver chiesto ai vicini, viene informato da un post pubblicato su Facebook dall'associazione Agape, che annuncia di aver trovato un cane senza microchip e privo di custodia. Nelle foto, Angiolino riconosce subito il suo Tonino. Senza perdere tempo, si reca ad Agnone per riavere il suo cane, ma le volontarie rifiutano di consegnarglielo senza una prova certa che il cane sia davvero il suo vista l'assenza del microchip-.

Le volontarie di Agape, ben consapevoli dei numerosi casi in cui gli animali vengono tenuti in condizioni precarie e senza le dovute attenzioni, cure, vaccinazioni o sterilizzazioni, vogliono essere certe che il cane venga affidato a una persona che lo rispetti profondamente e con le dovute tutele. Tonino, infatti, non era dotato di microchip e la sua sicurezza potrebbe essere messa a rischio, tanto per lui quanto per gli altri. In effetti Angiolino non avrebbe dovuto trascurare  le indispensabili cure e regole da applicare ad un animale, a maggior ragione se dici di amarlo.

In seguito, il sindaco di Agnone interviene con un'ordinanza, ma la situazione resta tesa. Angiolino, che desidera con tutto il cuore riabbracciare il suo cane, esprime il suo desiderio: "Voglio vedere se lui mi riconosce, e se non è il mio Tonino, non lo voglio."

La vicenda di Angiolino e Tonino si scontra con le regole e le buone intenzioni, mettendo in luce la difficoltà di conciliare il desiderio di un padrone di riavere il suo cane con la necessità di garantire il benessere degli animali. In questi casi, il buon senso potrebbe essere il miglior consigliere, riconoscendo le ragioni e i torti di entrambe le parti ma con spirito costruttivo per una giusta soluzione che garantisca il benessere dell'animale e il desiderio di un anziano solo che non vuole rinunciare al suo amico a quattro zampe.

Alla fine, il cuore di Angiolino batte forte per il suo fedele compagno che gli ha alleviato la solitudine nelle lunghe giornate di inverno in campagna. Tonino non sappiamo se cerca il suo padrone  ma mai spezzare i  legami profondi che si creano tra bambini, anziani, persone sole e animali

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