"Quello con i rappresentanti delle Comunità montane è stato un incontro particolarmente proficuo. Infatti, ci siamo confrontati sulla nuova legge regionale, entrata in vigore all'inizio dell'anno, secondo cui i Comuni saranno chiamati a decidere se sopprimere questi enti territoriali locali oppure se trasformarli in Unioni dei Comuni montani". Lo ha affermato l'assessore agli Enti Locali ed alle Riforme Istituzionali, Carlo Masci, al termine della riunione che si è tenuta a Pescara, in Regione, su input del consigliere regionale Franco Caramanico. "A tal proposito - ha ricordato Masci - è stato fatto il punto della situazione sulle prossime scadenze che ormai incombono. In particolare, quella del 31 marzo prossimo entro cui la Regione dovrà stabilire i criteri per l'assegnazione dei fondi alle Unioni dei Comuni e quella immediatamente successiva del 30 aprile entro cui i Comuni appartenenti alle Comunità montane dovranno decidere se sopprimerle oppure se trasformarle in Unione dei Comuni montani". A giudizio dei Comuni e delle Comunità montane, il termine sembrerebbe troppo ravvicinato rispetto alla decisione della Regione sui criteri per l'assegnazione dei fondi. "In realtà, - ha chiarito l'assessore - non abbiamo alcun problema a fare in modo che i Comuni abbiano più tempo per decidere. Una cosa è certa - ha proseguito - il processo di trasformazione, che porterà i servizi ad essere erogati in forma associata, è ormai avviato. Tanto è vero che, ad esempio, il 1 gennaio 2014 si partirà con la gestione in forma associata di tutti i servizi e di tutte le funzioni da parte dei singoli Comuni. La Regione, e nello specifico la struttura tecnica del mio assessorato, sta cercando di accompagnare questo percorso in maniera tale da evitare problemi e garantire servizi migliori a costi inferiori".