È piuttosto variegata la situazione della partecipazione elettorale nei 52 comuni della provincia di Isernia. L’analisi dei dati evidenzia una forbice ampia tra i centri più virtuosi e quelli in cui l'affluenza è rimasta decisamente bassa. Un segnale evidente della disomogeneità civica del territorio.
Spiccano in positivo due comuni: Pescopennataro, con il 40,4% di affluenza, e Chiauci, con il 40,24%, entrambi ben al di sopra della media nazionale. Si distingue anche Conca Casale, che ha registrato un incoraggiante oltre 39%.
Un quadro completamente diverso in altri centri della provincia. A Longano l’affluenza si è fermata al 18,6%, a Sesto Campano al 18,19%, mentre Poggio Sannita ha raccolto solo il 19,34%. Il dato più allarmante arriva da Bagnoli del Trigno, dove solo il 14,69% degli elettori si è recato alle urne. Quest’ultimo, insieme a Cercemaggiore (in provincia di Campobasso), detiene il triste primato della più bassa partecipazione al voto in tutta la regione Molise.
A differenza di Isernia, la provincia di Campobasso non ha visto alcun comune superare la soglia del 40%. Un dato che contribuisce a delineare un quadro generale di scarsa partecipazione, pur con qualche significativa eccezione nel territorio isernino.
Il trend mette in evidenza la necessità di un’analisi più profonda sulle ragioni del disinteresse elettorale, che sembra affondare le sue radici in dinamiche sociali, demografiche e forse anche di fiducia nelle istituzioni.