SERVIZIO IDRICO: CAPUTI, ATO IN GRAVISIMA DIFFICOLTA' =
(AGI) - Pescara, 2 apr . - "Gli Ato sono in una situazione di
gravissima impossibilita' a portare avanti le attivita' di
competenza a causa dei mancati rimborsi e pagamenti da parte
dei soggetti gestori. L'eventualita' di trovare soluzioni
occasionali ad un problema strutturale non e' piu' possibile".
A lanciare l'allarme e' il commissario unico per la gestione
commissariale del Sistema idrico integrato, Pierluigi Caputi,
incaricato dello start-up dell'Ente regionale per il servizio
iberico integrato (Ersi). Nel corso di una conferenza stampa,
che si e' svolta questa mattina a Pescara, Caputi ha parlato di
"situazione insostenibile" e ha sottolineato la necessita' di
"una inversione di tendenza" . Il commissario ha evidenziato
che l'Ersi "nasce con 25 milioni di euro di debiti non suoi, a
causa della grave situazione finanziaria che eredita. Non e'
possibile - ha proseguito - non definire una strategia per
salvaguardare il patrimonio di esperienze e di competenze delle
Societa' in house in Abruzzo". Caputi ha sottolineato che le
sei societa' che gestiscono il Servizio idrico integrato "sono
accomunate per lo piu' da una serie di fattori negativi, anche
se esistono buone pratiche consolidate.Dai dati complessivi dei
bilanci 2011 delle sei societa' emergono debiti totali pari a
300 milioni di euro, crediti di oltre 200 milioni e ricavi per
oltre 145 milioni. Nei bilanci sono impropriamente
patrimonializzate le reti- beni demaniali per oltre 300 milioni
di euro, ma come e' evidente sono inutilizzabili come garanzia
per i terzi". Il commissario ha inoltre sostenuto che "spesso
negli anni passati la gestione degli Enti non e' stata
finalizzata ad una gestione industriale efficiente ed ispirata
all'equilibrio dei bilanci, e come si puo' comprendere queste
mancanze sono ancora piu' gravi perche' sono Societa' a
capitale pubblico". Caputi, dopo aver assicurato che non
saranno aumentate le tariffe, ha osservato che per uscire fuori
da questa situazione "occorre mettere in campo una vera azione
di management industriale per cambiare lo status quo e
determinare una inversione di marcia da parte dei soci, cioe' i
Comuni". Il commissario ha infine detto che resta a
disposizione "per ogni iniziativa utile per trovare soluzioni,
compresa l'individuazione di un'altra persona che meglio di me
sappia condurre la difficile attivita'".