PNRR Salute, al via i lavori a Larino e Venafro per Case di Comunità e Torre Covid: messi al sicuro 50 milioni

15/07/2025
Attualità
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PNRR Salute, Regione e Asrem mettono al sicuro 50 milioni La parola d’ordine della Regione in qualità di soggetto attuatore, nelle vesti del presidente Francesco Roberti e dell’assessore al PNRR Michele Iorio, è stata da sempre univoca:

 “I fondi del PNRR dovranno essere tutti utilizzati per gli interventi programmati in Molise”. Il problema “scottante”, tra le sette missioni in cui si articola il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, era certamente la Missione Salute e lo stato di criticità dovuto ai ritardi di partenza dei lavori delle opere infrastrutturali: 13 Case di Comunità, 1 Ospedale Sicuro, due Ospedali di Comunità e la cosìdetta Torre Covid.

 “Dopo aver trascorso mesi a lavorare alacremente a cercare soluzioni, finalmente si avviano i cantieri – comunica l’assessore Iorio - L’Asrem, che è soggetto esecutore degli interventi, sta procedendo a tamburo battente con la nomina anche di nuovi Responsabili Unici dei Progetti che avranno il compito di monitorare costantemente l’andamento dei lavori per arrivare al raggiungimento del target e chiudere entro il 30 giugno 2026. 

Dopo Larino, oggi sono iniziati i lavori a Venafro e si stanno allestendo anche tutti gli altri cantieri che partiranno in settimana. L’obiettivo, mio e del presidente Roberti, è il raggiungimento del target rispettando così le regole del Piano di Ripresa e Resilienza. Le imprese appaltatrici hanno garantito la loro totale collaborazione per la fine dei lavori nei tempi previsti dal PNRR e l’Asrem sta già provvedendo a superare qualche altro piccolo intoppo”. Questo è solo il primo obiettivo raggiunto. “In questi mesi ho lavorato senza sosta per dare una accelerazione – conclude l’assessore Iorio che assicura – Nelle prossime settimane, e prima delle ferie estive, si metteranno in sicurezza anche altre opere del PNRR riguardanti altre Missioni che sembravano incagliate. Prima fra tutte la Ciclovia Adriatica”. Michele Iorio

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