Ospedale Caracciolo, Delli Quadri se la prende con la Chiesa

Enzo C. Delli Quadri
03/04/2013
Attualità
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Leggo con stupore l’intervento con il quale Don Francesco Martino denuncia, ancora una volta, se ve ne fosse bisogno, il depauperamento di strutture e risorse dell’Ospedale Caracciolo di Agnone.
Nel fare questo, però, il nostro don Francesco denuncia anche una, a suo parere, incapacità di amministratori e comitati civici ad affrontare la situazione. Nell’esprimere questo parere, non condivisibile almeno per quanto riguarda i comitati civici, egli fa riferimento all’azione promossa congiuntamente dai sindaci dei comuni della Val D’Ossola che si trovano in una situazione simile a quella dell’Alto Molise.
Si tratta di un prete e, quindi, viene a fagiolo dire: “da che pulpito viene la predica”.
Se don Francesco Martino e con lui don Alberto Conti, delegati allo scopo dal Vescovo di Trivento, avessero dato una mano a convincere i Comuni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese e, ancora dell’Alto Sangro, ad operare, sinergicamente, vale a dire tutti insieme appassionatamente, sia sulla sanità, che sulla archeologia, che sul turismo, che sulle attività produttive e sportive, ecc… ecc.. forse, oggi, quella predica sarebbe giusta e benedetta. Ma non è stato così: sia l'amico don Martino sia il conoscente don Conti poco o niente hanno fatto perchè, con il progetto almosava, si creasse quella comunità di intenti dei comuni almosaviani a supporto proprio dell'ospedale Caracciolo. In particolare, don Alberto Conti mai ha fatto sentire la sua presenza. MAI. Don Martino, viceversa, molto attento, inizialmente, ha di colpo abbandonato l'idea per supposti miei atteggiamenti poco politici. Sta di fatto che entrambi sono stati poco costruttivi. E il vescovo, silente.
Ora chiedono ai comuni di fare sinergia, ne più ne meno di quanto si cerca di fare con ALMOSAVA?
Ora fanno la predica ai comitati civici? Ah, già, dimenticavo: loro sanno far bene le prediche. E il loro mestiere. Fossero più umili, sarebbe già gran cosa...ma di Francesco ce n'è stato Uno  e, oggi, ce n'è Uno!
Al di là di questa mia polemica personale doverosa, per dare a Cesare quel che è di Cesare, io credo che il mancato accordo programmatico tra tutti i comuni dell’Alto Molise Sangro Vastese, si chiami ALMOSAVA  o come si voglia, non consentirà alcuna reale e possibile difesa dell’esistente e si assisterà ad un degrado crescente di disservizi, ad un crescente spopolamento, ad un crescente impoverimento del territorio. Aggiungo che si assisterà ad una crescente cannibalizzazione tra i vari comuni, ciascun pensando di potersi salvare da solo …. con pale eoliche..o con distretto scolastico..o con artifici vari.
 

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