Il 17 settembre, presso la Prefettura di Campobasso e alla presenza del Prefetto Lattarulo, si è svolto un importante incontro tra il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il Commissario ad acta alla Sanità Giovanni Bomamico, i vertici della società Responsible e le organizzazioni sindacali, convocato per affrontare la grave situazione determinata dal mancato pagamento di parte degli stipendi del mese di agosto e dei rimborsi IRPEF non ancora erogati ai lavoratori
. Come CISL FP Abruzzo Molise abbiamo espresso con forza la nostra profonda preoccupazione per la condizione in cui versano i dipendenti, che non possono e non devono essere le vittime di gestioni inadeguate o ritardi burocratici. Abbiamo ribadito la necessità di un intervento immediato e risolutivo, capace di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e di restituire serenità alle famiglie coinvolte.
Al termine di un confronto serrato e approfondito, il Presidente Roberti ha assicurato che entro 24 ore la struttura commissariale deciderà in merito all’eventuale trasferimento delle somme spettanti a Responsible, affinché la stessa possa erogare ai dipendenti le spettanze mancanti.
La CISL FP Abruzzo Molise ha inoltre posto con fermezza la questione delle garanzie occupazionali e di prospettiva, sottolineando, attraverso l’intervento del coordinatore territoriale Carlo Rosati, che senza nuovi investimenti e una riorganizzazione qualitativa della struttura, il rischio concreto è quello di una crisi strutturale con pesanti ricadute sui livelli occupazionali e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Sul punto, lo stesso Presidente Roberti ha dichiarato la volontà di aprire un tavolo tecnico con la società Responsible, finalizzato a definire un percorso di rilancio e di riorganizzazione che metta al centro la tutela del lavoro e la continuità dei servizi.
Come CISL FP restiamo moderatamente fiduciosi rispetto agli impegni assunti, ma vigileremo con attenzione affinché alle parole seguano fatti concreti e immediati. I lavoratori non possono più aspettare: la certezza degli stipendi e la salvaguardia dei posti di lavoro devono essere priorità assolute.