Immaginate ora il PD agnonese come un ghiacciaio, un tempo solido e centrale nella vita politica locale, oggi ridotto quasi a brandelli, non solo per le difficoltà generali della politica, ma soprattutto per anni di silenzio e assenza sulle questioni vitali della sanità. Un blocco immobile, che osserva passivamente lo smantellamento dell’Ospedale Caracciolo, mentre sotto la superficie la comunità soffre la progressiva perdita di servizi essenziali. Eppure, in questo mondo incantato e sonnacchioso, nessuno sembra accorgersene. Il PD locale, dominato da un’inspiegabile rassegnazione, ha lasciato che anni di depotenziamento e tagli passassero senza reagire, per poi accorgersi solo ora della minaccia di riconversione, cercando in extremis di correre ai ripari.
Di seguito il comunicato a firma della segretaria del circolo agnonese" Libero Serafini" Agnese Guerrizio
“NO ALLA RICONVERSIONE DELL’OSPEDALE CARACCIOLO”
Il Circolo del Partito Democratico, Libero Serafini, di Agnone esprime la propria profonda preoccupazione e la ferma opposizione alle notizie che stanno emergendo circa il nuovo Piano Operativo Sanitario (POS 2025/2027), predisposto dalla Struttura Commissariale e già inviato al Ministero della Salute. Sebbene la bozza non sia ancora stata resa pubblica e ufficialmente condivisa, dalle indiscrezioni trapelate appare evidente la volontà di procedere alla riconversione e, dunque, al declassamento dell’Ospedale Caracciolo di Agnone in Ospedale di Comunità.
Ci troveremmo di fronte a un atto gravissimo, che segnerebbe l’ennesimo passo verso lo smantellamento della sanità pubblica nel nostro territorio. L’Alto Molise e l’Alto Vastese non possono essere privati del loro unico presidio ospedaliero: l’Ospedale Caracciolo è stato riconosciuto come Ospedale di Area Particolarmente Disagiata, e tale status non è un titolo formale, ma un diritto concreto, non negoziabile, che deve tradursi in risorse, personale, servizi e reparti adeguati alle necessità della popolazione. Né, tantomeno, si può giustificare questa scelta con il pretesto della carenza di medici o delle ristrettezze di bilancio: la salute non è una variabile economica né può essere sacrificata a logiche di taglio e razionalizzazione.
Per questo motivo, il Circolo PD Libero Serafini di Agnone è già in prima linea e ha attivato i livelli locali, regionali e nazionali per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento dell’Ospedale Caracciolo. Stiamo lavorando insieme ai movimenti civici, alle associazioni, agli amministratori e a tutti i cittadini per mettere in campo ogni atto politico, istituzionale e di mobilitazione necessario a fermare la riconversione prevista dal Piano Operativo Sanitario. In questa battaglia abbiamo richiesto ed ottenuto il pieno coinvolgimento del partito nazionale, convinto della necessità di difendere la sanità molisana e il Caracciolo. Grazie, infatti, all’impegno della responsabile nazionale sanità, Marina Sereni, sarà imbastita una strategia nazionale in difesa dell'ospedale di agnone, che faccia da capofila per tutte le aree interne italiane e sarà presentata un’interrogazione parlamentare a sostegno del nostro presidio ospedaliero. Sul piano regionale, i nostri consiglieri stanno già impegnando la Giunta con una mozione apposita in Consiglio regionale, affinché anche il massimo organo legislativo del Molise si esprima chiaramente in difesa dell’Ospedale Caracciolo. Non possiamo permettere che un territorio già duramente provato venga privato di un servizio vitale. Questa è una battaglia di dignità e di giustizia per le nostre comunità. Non arretreremo di un solo passo. "
Inoltre nel comunicato il PD esprime pieno sostegno alla manifestazione di cittadine e cittadini del 27 settembre.
Segretaria di Circolo Agnese Guerrizio