Sanità molisana, tagli senza confini. Ad Agnone si gioca l’ultima spiaggia

Maria Carosella
27/09/2025
Attualità
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Ieri, presso Palazzo San Francesco, si è riunito il Consiglio comunale di Agnone. All’ordine del giorno erano previsti cinque punti, tra cui:

la costituzione della Comunità energetica,

una variazione di bilancio,

e, inserito all’ultimo momento, il delicato tema della sanità.

La sanità al centro del dibattito

Il dibattito si è acceso in seguito alle notizie provenienti da Roma, dai tavoli tecnici dei Ministeri della Salute e dell’Economia, relative al nuovo Piano Operativo Sanitario 2025-2027 per il Molise.

Le anticipazioni apparse sulla stampa non lasciano ben sperare: il piano, concordato dai tecnici ministeriali con il commissario straordinario alla sanità Marco Bonamico e con il subcommissario Ulisse Di Giacomo, prevede una riorganizzazione della rete ospedaliera con tagli a più servizi e presidi.

Per Agnone, le notizie parlano di un quasi certo declassamento dell’ospedale “Caracciolo”, che da presidio di area disagiata verrebbe trasformato in ospedale di comunità, con una drastica riduzione delle funzioni attuali.

L’“ultima spiaggia” per difendere il Caracciolo

Nel Consiglio comunale si è respirata un’aria da “ultima spiaggia”: si sta tentando di unire le forze dei territori dell’Alto Molise e dei paesi abruzzesi dell’Alto Vastese, bacino d’utenza naturale del Caracciolo.

È stata così adottata una delibera a difesa dell’ospedale di area disagiata, motivata dalla necessità di mantenere una struttura ospedaliera in un territorio che presenta reali condizioni di disagio: conformazione geografica complessa, viabilità difficoltosa, notevoli distanze dai grandi centri e una popolazione a forte componente anziana.

La delibera, approvata all’unanimità dal Consiglio, dovrà ora essere portata e votata nei consigli comunali molisani e abruzzesi del territorio interessato. Un segnale di unità bipartisan, frutto anche dell’impegno congiunto delle forze di opposizione . Il mantra che ha guidato la seduta è stato chiaro: “salvare l’ospedale di area disagiata”.

La partecipazione politica e l’appello all’unità

Alla discussione, dal pubblico, ha preso parte anche il consigliere regionale di minoranza del M5S, Andrea Greco, al quale è stato riconosciuto l’impegno nella difesa del Caracciolo. Lo stesso Greco e' stato promotore di un incontro con la cittadinanza presso il teatro Italo Argentino, al quale parteciparono Primiani M5S, e  Massimo Romano del gruppo politico Costruire Democrazia.

L’appello emerso dal dibattito è stato unanime: coinvolgere tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, per portare la questione fino a livello nazionale.

Gli altri punti all’ordine del giorno

Il confronto in aula non è mancato anche sugli altri temi discussi. In particolare, il capogruppo di Agnone Identità e Futuro, Scarano, ha espresso perplessità sulla costituzione della Comunità energetica: pur dichiarandosi favorevole alle energie rinnovabili, ha invitato a riflettere sulle scelte, sottolineando che, in altre realtà finora , i benefici diretti per i cittadini non sono stati significativi, mentre a guadagnarci sarebbero soprattutto i produttori di pannelli solari.

Scarano è stato altrettanto critico nei confronti dei cosiddetti “conti virtuosi” del Comune, evidenziando che il bilancio appare privo di passività soltanto grazie al recupero di 250mila euro derivanti dal taglio dei boschi.

Le interrogazioni di Scarano

A fine seduta sono state infine discusse le tre interrogazioni presentate dal consigliere Scarano, tutte incentrate sul tema della sanità.

La più rilevante riguardava la richiesta di chiarimenti al sindaco circa incontri non istituzionali avvenuti con partner della sanità privata, ipoteticamente finalizzati a una trasformazione del Caracciolo in una struttura gestita tramite partenariato pubblico-privato. GUARDA VIDEO 

Su questa interrogazione Scarano aveva chiesto una risposta scritta, ma non si è detto soddisfatto delle spiegazioni ricevute. In particolare, ha chiesto come mai il Consiglio comunale non sia stato informato di un’ipotesi così rilevante e alternativa per il futuro dell’ospedale. Guarda video

L’appuntamento in piazza

Intanto l’invito di tutte le forze politiche e istituzionali è chiaro: oggi, alle ore 11, in piazza Unità d’Italia ad Agnone si terrà un’assemblea pubblica per far sentire la voce della protesta contro scelte sanitarie che rischiano di compromettere il diritto alla salute.

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