Una targa consegnata a Tonino De Simone e a Cleonice, il padre e la sorella di Raffaella, ha segnato il momento più intenso della giornata inaugurale del nuovo Palazzetto dello Sport di Agnone. Un gesto semplice, ma dal valore immenso: il ricordo di una giovane pallavolista che continua a vivere nel cuore della comunità e nello spirito del Memorial “Raffaella De Simone”, tornato dopo anni di pausa.
La giornata era iniziata con entusiasmo e sorrisi grazie a uno stage di karate dedicato ai ragazzi dai 12 anni in su e guidato da Luigi Busà, campione olimpico a Tokyo 2020 e grande protagonista delle arti marziali mondiali. La sua presenza ha trasformato il tatami in una lezione di tecnica, passione e vita, lasciando nei giovani partecipanti un segno indelebile.
Il pomeriggio, invece, è stato il turno della pallavolo con la 22ª edizione del memorial, organizzato dall’Associazione Pallavolo Agnone insieme al grande campione agnonese Stefano Patriarca, centrale di lungo corso nella massima serie italiana e volto noto del volley nazionale. La sua partecipazione ha dato ulteriore prestigio e significato all’evento.
Sul campo si sono affrontate Sorrento e Lagonegro, in una sfida vibrante che ha visto i campani imporsi per 3-1. Ma al di là del risultato sportivo, il vero significato è arrivato al termine della gara: quando la targa è stata consegnata al padre e alla sorella di Raffaella, l’intero palazzetto si è stretto in un applauso lungo e commosso.
In quel gesto, tra palloni, reti e sogni, il nuovo palazzetto ha trovato la sua vera consacrazione: non solo casa per lo sport, ma luogo dove memoria e comunità continuano a camminare insieme.