Vasto, chiusura dei festeggiamenti in onore di San Michele: Piazza Rossetti gremita per i Nomadi

Mario Di Laudo
01/10/2025
Attualità
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Cinque giorni di eventi, emozioni e musica hanno accompagnato Vasto nei festeggiamenti civili in onore di San Michele Arcangelo, patrono della città. Ieri sera, una Piazza Rossetti gremita ha accolto l’atteso concerto dei Nomadi, la band italiana più longeva, attiva da oltre 60 anni. Il concerto è stato organizzato e curato nei minimi dettagli dall’agenzia Muzak Eventi di Nando Miscione, nota per la professionalità nella gestione di grandi eventi culturali in Abruzzo e Molise.

Guidati dal tastierista Beppe Carletti, cofondatore insieme al compianto Augusto Daolio, i Nomadi hanno regalato al pubblico vastese una serata intensa, tra nuove sonorità e i brani che hanno segnato la loro storia. La pioggia arrivata a fine concerto non ha fermato nessuno: tra ombrelli aperti e cori, la piazza è rimasta viva e unita in un grande abbraccio collettivo. In scaletta c’erano le canzoni che hanno segnato intere generazioni: da “Crescerai” a “Un pugno di sabbia”, da “Dove si va” a “Contro” – brano del 1993 ancora tristemente attuale alla luce delle tensioni internazionali. Spazio anche a “Io voglio vivere”, fino alla chiusura affidata all’inno per eccellenza della band: “Io vagabondo”, cantato all’unisono da una piazza in festa.

Accanto ai grandi classici, non sono mancate canzoni dedicate ad amici vastesi, ulteriore segno dell’affetto e dell’intesa che legano la band alla città. Un sentimento che si è rinnovato anche al termine del concerto, quando sono state lette alcune dediche dei fan, compresi quelli arrivati da fuori regione, che seguono i Nomadi tappa dopo tappa nei loro tour. È stato un momento di sincero affetto e condivisione tra il gruppo e chi li accompagna da anni. Infine, Beppe Carletti, dopo essere sceso dal palco, si è intrattenuto con molti dei presenti, concedendosi a foto e strette di mano, confermando ancora una volta il legame speciale che unisce i Nomadi al loro pubblico.

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