È ormai certo: l’orso bruno marsicano si aggira anche in Alto Molise. Dopo gli avvistamenti degli ultimi mesi tra Vastogirardi, San Pietro Avellana e Capracotta, arrivano ora le prove filmate. Due video — uno notturno e uno diurno — ripresi da fototrappole a Montecastelbarone, nell’agro di Agnone, documentano chiaramente il passaggio di un esemplare di orso, probabilmente un maschio adulto, ai margini dell’abetina di Rosello.
Le immagini, realizzate dall'avvocato, fotografo naturalista e giornalista Dario Rapino, rappresentano una conferma storica: l’orso bruno marsicano, simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si muove ormai stabilmente anche oltre i confini tradizionali del suo habitat.
“Il fatto che sia stato ripreso in due momenti diversi, a pochi giorni di distanza, dimostra che non si tratta diuna semplice visita occasionale”, spiega Rapino. “È probabile che l’animale frequenti abitualmente quest’area, ricca di boschi e risorse alimentari”.
Non è ancora chiaro se si tratti di un singolo individuo o se più orsi si stiano spostando verso queste zone. Tuttavia, la stazza dell’animale e la costanza delle apparizioni fanno pensare a un maschio solitario. E, come spesso accade in natura, la presenza di un maschio potrebbe implicare anche quella di una femmina nelle vicinanze.
In un commento personale, Dario Rapino riflette sul significato più profondo di questa dispersione:
“La dispersione dell’orso marsicano in nuovi territori non è solo un fatto biologico. È un atto di speranza. Ogni orso che si spinge oltre i confini storici del Parco è un messaggero: porta con sé il sogno di una specie che non vuole estinguersi, che cerca spazio, cibo, silenzio, vita.
Ogni nuovo bosco conquistato è una vittoria della biodiversità, un segnale che la natura non si arrende. Ma questa espansione ha bisogno di noi: di corridoi ecologici, di comunità consapevoli, di politiche lungimiranti. L’orso non è un intruso: è un vicino di casa con cui dobbiamo imparare a convivere”.
Dario Rapino, avvocato, giornalista e fotografo naturalista nato a Casalanguida nel 1955, è da decenni impegnato nel racconto del mondo naturale. Vincitore di numerosi premi fotografici e autore di reportage in ogni continente, negli ultimi anni ha concentrato la sua attività sulla documentazione della fauna dell’Alto e Basso Sangro.

Già nel maggio scorso aveva registrato per la prima volta la presenza dell’orso marsicano nella Riserva Naturale di Rosello, un dato di straordinario valore scientifico e simbolico.
I due video realizzati ad Agnone non sono solo una notizia di cronaca naturalistica: sono il segno tangibile di un ritorno, di una continuità ecologica che resiste e si rinnova.
L’orso marsicano cammina nel cuore dell’Appennino, e con lui cammina la speranza di un futuro in cui uomo e natura possano condividere gli stessi sentieri.