Agnone – Un intervento deciso e dai toni istituzionali quello del presidente della Conferenza dei Sindaci, Daniele Saia, che durante l’ultima riunione ha riportato all’attenzione pubblica un episodio emblematico delle difficoltà sanitarie vissute quotidianamente nei territori interni del Molise.Presenti alla riunione i sindaci, il presidente regione Francesco Roberti, la direttrice amministrativa Asrem, Matarante, il direttore generale Asrem, Di Santo, il direttore sanitario Asrem, Carabellese, assenti il commissaio Bonamico, e il sub commissario Di Giacomo
Saia ha descritto il grave incidente che ha coinvolto un giovane di 35 anni ad Agnone, rimasto seriamente ferito. Nel momento dell’emergenza, l’unica ambulanza medicalizzata del 118 della postazione agnonese era impegnata a Pescolanciano, rendendo necessario l’intervento dell’unità medicalizzata di Trivento. L'arrivo dei soccorsi è avvenuto solo dopo circa 45 minuti, un tempo che il presidente ha definito “incompatibile con la sicurezza e la tutela della vita umana”.
Un episodio che, secondo Saia, rappresenta una criticità strutturale: “I diritti sanitari non possono variare da territorio a territorio. Non è accettabile che un cittadino dell’Alto Molise debba attendere tre quarti d’ora per un’ambulanza.”
Il presidente ha poi evidenziato il contributo fiscale rilevante che il territorio offre allo Stato: Agnone versa infatti circa 10 milioni di euro di tasse, classificandosi come il terzo comune contribuente della provincia di Isernia. Un dato che, sottolinea Saia, “non trova riscontro nei servizi erogati”. Leggi : https://www.altomolise.net/archivi/documenti/2025/I/imposte_pagate_comuni_IS.pdf
Particolare attenzione è stata dedicata alla situazione dell’ospedale Caracciolo, da anni al centro di un processo di riconversione che dovrebbe muovere risorse pari a circa 2 milioni di euro. Saia ha però rimarcato come un quarto di tali fondi finisca alla struttura commissariale, affermando: “È più utile investire sul territorio che sui commissari. Da 16 anni sosteniamo i costi della gestione commissariale senza aver risolto i problemi della sanità regionale.”
Il presidente ha ricordato come la razionalizzazione della spesa sia necessaria, ma non possa tradursi nella chiusura o nel depotenziamento di strutture ospedaliere fondamentali, soprattutto in aree montane e svantaggiate. “La realtà – ha aggiunto – è che i costi aumentano mentre i servizi diminuiscono, e questo è un paradosso che non possiamo più tollerare.”
Saia ha infine rivolto un appello alle istituzioni regionali e nazionali affinché la riorganizzazione sanitaria non penalizzi ulteriormente l’Alto Molise, già provato da isolamento geografico, spopolamento e carenza di infrastrutture.
“Garantire il diritto alla salute significa assicurare tempi certi di intervento, presidi funzionanti e servizi proporzionati ai contributi che i territori forniscono allo Stato. È una questione di giustizia ed equità.”