Una tecnica sempre più raffinata e pericolosa, studiata per isolare la vittima e catturarne la fiducia: è quella messa in atto da un gruppo di malintenzionati che, spacciandosi per operatori bancari o postali, hanno tentato di raggirare un’anziana con un piano costruito nei minimi dettagli. La truffa è avvnuta ad Agnone questa mattina, vittima una donna di circa 70 anni, abitante del centro storico del paese altomolisano
La truffa ha inizio con una telefonata. Un uomo, presentandosi come addetto alla sicurezza di un istituto bancario o postale, avverte la donna della presenza di una presunta “anomalia sul conto”, una situazione urgente da risolvere immediatamente. Con tono rassicurante ma fermo, invita la vittima a rimanere in casa e a non interrompere la comunicazione, sostenendo che è necessario procedere a una verifica in tempo reale.
Da quel momento, la chiamata non viene mai chiusa: i truffatori mantengono la linea occupata, così da impedire alla donna di contattare familiari, vicini o forze dell’ordine. Un isolamento intenzionale che mira a creare ansia, disorientamento e totale dipendenza da ciò che l'interlocutore sta dicendo.
Dopo alcuni minuti entra in scena una finta impiegata postale, che con fare professionale riferisce alla vittima che, per “mettere al sicuro il conto”, è necessario coprire una somma di denaro. Le viene spiegato che un incaricato passerà a casa per ritirare l’importo richiesto.
In effetti la vittima poco dopo ha sentito suonare alla porta, dalla descrizione era una donna vestita di nero con una borsa a tracolla, che fingendosi una impiegata postale chiedeva una somma per regolarizzare il conto. La donna, non avendo contanti, spaventata dalla presunta emergenza creata ad arte, ha dichiarato di poter consegnare alcuni gioielli, convinta che fossero necessari per “garantire” la sicurezza del suo risparmio.
Solo in seguito, quando la chiamata si è interrotta, la vittima ha realizzato di essere caduta in una trappola. Episodi come questo, sempre più frequenti, dimostrano l’evoluzione delle truffe telefoniche, ormai capaci di simulare identità, numeri di telefono e ruoli istituzionali.
Le forze dell’ordine invitano i cittadini — soprattutto gli anziani — a prestare la massima attenzione: nessuna banca o ufficio postale chiede denaro o gioielli a domicilio, né mantiene linee telefoniche aperte per controlli. In caso di dubbi, è fondamentale interrompere subito la comunicazione e contattare il 112.