Carpineto Sinello, autista minacciato di morte: interviene la CGIL

24/11/2025
Attualità
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Un normale turno di lavoro trasformato in un incubo, con l’aggredito che per una crisi di panico e uno sconfortante stato psicologico anziché svolgere il proprio lavoro finisce al Pronto Soccorso. È il bilancio drammatico di quanto accaduto l’altra sera, alle 19:25, ai danni di un autista della ditta Autoservizi Cerella di Vasto.

La dinamica dell’agguato
La modalità e la rapidità d’azione con cui in due a volto coperto e con la targa del mezzo oscurata si sono resi protagonisti dell’azione in stile criminale, è accaduto non in una grande metropoli ma in un piccolo e tranquillo paese di gente tranquilla e per bene dove tutti si conoscono tra loro, e questo se possibile rende l’azione ancora più preoccupante.

I due arrivano a bordo di uno scooter di media cilindrata nel parcheggio comunale ed affiancano l’autobus al buio. Aprono l’autobus e tentano di entrare, ignari di trovare l’autista a bordo. Proprio la sua presenza impedisce ai malviventi di raggiungere chissà quale obiettivo una volta dentro il mezzo: furto, danneggiamento, sabotaggio? A queste domande probabilmente potranno dare risposta durante il processo visto che l’autista ha deciso di sporgere denuncia alle Autorità.

Prima che potessero riuscire a fuggire a bordo del motorino, l’autista riesce a scoprire la targa ed a leggerla. Questo deve aver ulteriormente innervosito i malviventi, che seppur intenzionati non riusciranno ad aggredire fisicamente l’autista anche grazie al fatto che lo stesso si difenderà prima ancora che gli stessi possano farlo; seguiranno una serie di minacce di morte. Uno dei due nel tentativo di fuggire lascerà il casco poi recuperato dopo l’intervento sul posto un responsabile aziendale intervenuto su richiesta dell’autista insieme ad una pattuglia dei carabinieri quando purtroppo i due avevano fatto perdere le loro tracce.

Basta paura
Non è accettabile che colui che ogni giorno è a servizio pubblico della collettività possa essere aggredito a rischio della vita. Piena solidarietà va al lavoratore che sceglie di restare nel totale anonimato. Saranno le indagini a far luce sull’accaduto, grazie alla deposizione dell’autista, alle immagini di video sorveglianza ed eventuali testimonianze. Presto sarà dato un nome e un volto a chi si è illuso di poter seminare il panico pensandosi impunito.

La Filt Cgil Abruzzo Molise esprime solidarietà al lavoratore e chiede a gran voce che azienda e istituzioni adottino misure immediate per la sicurezza del personale viaggiante. Sollecitiamo l’installazione sui mezzi di sistemi di geolocalizzazione e pulsanti di emergenza collegati direttamente alle forze dell’ordine, in linea con quanto previsto dal Decreto Sicurezza.

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