Milano si è stretta oggi attorno al ricordo di Ornella Vanoni, scomparsa la sera del 21 novembre nella sua casa, a causa di un arresto cardiocircolatorio. Aveva 91 anni, quasi settanta dei quali dedicati interamente alla musica, all’arte, alla scena. Una vita intensa, elegante, mai banale: una vita da Ornella.

La camera ardente e le volontà
Al Piccolo Teatro di Milano, luogo a cui era profondamente legata, sono arrivate oltre cinquemila persone: amici, colleghi, volti della televisione, ma soprattutto persone comuni che avevano amato quella voce inconfondibile e quella personalità così autentica.
Nella camera ardente, allestita con grande sobrietà, tutto rifletteva le volontà dell’artista, raccontate anche durante una delle sue partecipazioni a “Che Tempo Che Fa”: una bara semplice, l’abito Dior e la decisione di essere cremata.
L’ultimo saluto a Brera
I funerali sono stati celebrati oggi alle 15, nella chiesa di San Marco, nel quartiere di Brera, quello in cui la cantante abitava e che nel tempo era diventato parte del suo immaginario artistico e quotidiano. Vanoni aveva organizzato nel dettaglio anche l’intervento musicale della cerimonia: Paolo Fresu, suo amico e musicista, ha eseguito “L’appuntamento” e “Senza Fine”, rispettando le sue indicazioni e trasformando il momento in un istante di struggente bellezza.
Nonostante la pioggia, in molti hanno voluto partecipare, anche restando all’esterno sotto gli ombrelli, rendendo omaggio alla cantante.

L’omaggio di “Che Tempo Che Fa”: una puntata intera per lei
Negli ultimi anni, Vanoni era diventata una presenza fissa e amatissima nel programma di Fabio Fazio, dove aveva trovato un luogo familiare fatto di leggerezza, confidenze e complicità rara. Ogni apparizione era un piccolo spettacolo: l’ironia tagliente, la sincerità senza filtri e la capacità di trasformare anche una semplice chiacchierata in un momento memorabile.
Ieri sera, il programma le ha dedicato non qualche parola, ma un’intera puntata colma di affetto. Nella sua ultima partecipazione, il 2 novembre, Vanoni aveva chiesto con ironia che una sua foto fosse appesa nei corridoi del programma: la promessa è stata mantenuta, anche se lei non ha potuto vederla.
Sui social della trasmissione è arrivato poi un gesto simbolico potentissimo: da oggi il microfono numero 18, quello che Ornella ha sempre usato, sarà ribattezzato “microfono Vanoni”. «Un piccolissimo pensiero per una grandissima artista, ma soprattutto una grandissima donna» ha scritto il reparto audio.
Una vita artistica lunga quasi settant’anni
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Ornella Vanoni aveva iniziato il suo percorso nel 1956. Da allora, oltre cento dischi, più di 55 milioni di copie vendute nel mondo, e una capacità rara di attraversare epoche diverse rimanendo sempre elegante, riconoscibile, contemporanea. Ha interpretato canzoni della mala, brani d’autore, jazz, bossa nova, collaborando con i più grandi artisti.
Nel giugno 2025, l’Università Statale di Milano le aveva conferito una laurea honoris causa in “Musica, Culture, Media e Performance”, uno dei tributi più sentiti alla sua carriera.
Non aveva nascosto il suo rapporto lucido con l’avanzare dell’età. «La morte è vicina… voglio vivere finché posso dare qualcosa alla vita», aveva detto, con quella sua sincerità che sapeva trasformare anche la fragilità in arte.

Il ricordo a Vasto e “Musiche in Cortile”
Ornella Vanoni aveva lasciato un segno profondo anche nella storia culturale di Vasto, dove si esibì due volte: nel 1996 al Cinema Teatro “Globo” e nel 2012 inaugurò l’edizione di “Musiche in Cortile”, rassegna curata da Muzak Eventi di Nando Miscione in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Vasto. La manifestazione ha celebrato questa estate la sua ventesima edizione, un traguardo importante per una rassegna che negli anni ha accolto sul proprio palco artisti di grande spessore. Una storia che anche Ornella ha contribuito a rendere prestigiosa, con la sua presenza e il suo carisma unici.
Per sempre indimenticabile
Ornella Vanoni non è stata solo una grande interprete: è stata anche autrice di alcuni dei suoi successi, un modo di stare al mondo, una voce capace di attraversare generazioni, una donna libera, profonda, ironica. Lascia un patrimonio musicale immenso e un vuoto che solo i grandi sanno generare.
Ciao Ornella. Per sempre indimenticabile.
Foto copertina: Costanzo D’Angelo