Agnone, lavori in area SIC a Montecastelbarone: concessione comunale a gruppo religioso fa discutere

Maria Carosella
24/11/2025
Attualità
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Agnone – Sta suscitando discussioni la concessione rilasciata dal Comune di Agnone all’associazione privata di ispirazione cattolica l' “Associazione Madonna della Croce del Monte Sant’ Onofrio,” Associazione senza fini di lucro che cura e sviluppa i noti avvenimenti riguardanti le presunte apparizioni della Vergine Santissima sul monte Sant’Onofrio di Agnone per l’utilizzo di una porzione di Montecastelbarone, classificata come SIC – Sito di Interesse Comunitario e dunque soggetta a vincoli ambientali stringenti.

Nell’area concessa sono stati realizzati una pavimentazione su un tratto di bosco e alcuni altarini devozionali. L’associazione, nata attorno a presunte apparizioni mariane riferite da un devoto locale, nel tempo aveva attirato piccoli gruppi di pellegrini e curiosi.

La vicenda ha acceso il dibattito perché la curia non avrebbe mai riconosciuto ufficialmente tali fenomeni. Per alcuni cittadini, ciò rende discutibile la scelta di destinare un’area protetta a finalità religiose riferibili a un gruppo privato, anziché a un soggetto che svolge attività di interesse pubblico.

Diversi residenti osservano che la concessione sarebbe apparsa più naturale se attribuita a una associazione ambientalista, cioè a soggetti abitualmente impegnati nella tutela dei boschi, nella manutenzione dei sentieri, nella conservazione degli habitat e nella valorizzazione del territorio.
In un SIC come Montecastelbarone, tali realtà operano spesso nell’interesse collettivo e attraverso progetti coerenti con le finalità di protezione ambientale previste dalla normativa europea.La concessione a un gruppo religioso privato, invece, orienta l’area verso un uso cultuale che – secondo alcuni cittadini – non sembra pienamente in linea con i caratteri e gli obiettivi di un sito protetto.

Resta aperto il tema procedurale: quali autorizzazioni sono state rilasciate, da quali enti, e con quali valutazioni ambientali? Senza esaminare la documentazione, non è possibile verificare la piena legittimità delle opere eseguite.

Il sindaco, da parte sua, afferma che l’associazione Associazione Madonna della Croce del Monte Sant’ Onofrio,” dispone di tutta la procedura in ordine e dei relativi permessi. Tuttavia, resta da chiarire perché l’amministrazione abbia ritenuto opportuno concedere un’area SIC a un’associazione privata per finalità che non riguardano l’intera comunità e non rientrano nelle attività tipiche di tutela del territorio.

Per questo, diversi cittadini ritengono sarebbe opportuno procedere con un accesso agli atti per conoscere il tipo di concessione rilasciata, le motivazioni dell’atto amministrativo e le condizioni poste dal Comune.

La vicenda potrebbe aprire un confronto più ampio sul rapporto tra tutela ambientale, trasparenza amministrativa e corretto uso del patrimonio naturale di interesse collettivo.

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