CASTIGLIONE MESSER MARINO - Ogni occasione è buona per farsi un po' di pubblicità elettorale, visto che le elezioni regionali sono dietro l'angolo. E Luciano Piluso, sindaco a vita di Schiavi di Abruzzo e vicepresidente della Comunità montana, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione di Castiglione Messer Marino, il partecipato l'incontro con i vertici della Provincia sulla viabilità in dissesto nell'Alto Vastese.
Prendendo la parola, Piluso ha arringato la folla dei presenti, permettendosi il lusso di bacchettare gli amministratori provinciali e focalizzando la sua attenzione sulla frana al chilometro cinque della Sp 152 Castiglione-Montazzoli.
"Ricordo, quando si parlò dei famosi tre milioni di euro stanziati dalla Regione, che tutti volevano prendersi il merito" ha esordito il sindaco di Schiavi, chiaro riferimento all'assessore regionale De Fanis e al consigliere regionale Palomba.
"Ad oggi, però, nonostante quelle dichiarazioni, non si vede ancora un centesimo", ha continuato Piluso, strappando il primo applauso alla folla dei presenti.
"Sin dal primo momento, come Comunità montana, abbiamo proposto un intervento tampone per sistemare la frana e riaprire al traffico la Sp 152 in pochi giorni. - ha aggiunto il vicepresidente dell'ente montano - Si è perso del tempo e solo dopo diverse settimane si è deciso di fare un intervento parziale, per permettere la transitabilità su quell'arteria, proprio come avevamo proposto noi".
Insomma, lui lo aveva detto e lui ha sempre ragione. Continuando nel suo comizietto, Piluso ha informato i presenti di aver siglato, insieme ad altri sindaci di zona, una lettera indirizzata alla Provincia, con la quale si indicano alcune urgenze relativamente alla viabilità dell'entroterra. Secondo Piluso si tratta di interventi non più rinviabili e magari ha anche ragione, il problema, e lo hanno ribadito fino alla noia sia l'assessore Tavani che il presidente Di Giuseppantonio, è che di soldi da spendere la Provincia non ne ha. Casse vuote, ruspe ferme. Semplice.
Ma Piluso, vecchia volpe della politica, ha già la soluzione pronta: ci pensa la Comunità montana. La Provincia non ha soldi e non può intervenire sulla viabilità in dissesto, ma la Comunità montana, invece, ha già pronti i soldini per dare il disco verde alle ruspe. Altro applauso. Ciò che Piluso non ha detto, molto furbamente, è di quanto denaro si tratta. Fumo negli occhi, di questo si tratta. Domanda diretta a mezzo stampa al vicepresidente Piluso: quanto è in grado di spendere, nell'immediato, la Comunità montana, per la messa in sicurezza di alcune arterie provinciali in dissesto? Attendiamo risposta, con qualunque mezzo, anche il piccione viaggiatore. Tra l'altro il discorso furbetto di Piluso si basa su un punto di partenza debole: "L'ente montano è pronto a cofinanziare gli interventi, - ha spiegato - ma anche la Provincia deve fare la sua parte". Ed è qui che casca l'asino, perché la Provincia la sua parte non è in grado di farla. Non ha soldi, è chiaro a tutti, ma non a Piluso.
Insomma, il vicepresidente Piluso ha tentato di spacciare l'ente montano come l'unico vicino ai cittadini e il solo in grado di dare risposte concrete rispetto al problema viabilità.
"Quando venne soppressa la Comunità montana Alto Vastese tutti furono contenti, perché finalmente Piluso non aveva più la poltrona da presidente. - ha aggiunto ironicamente parlando di se stesso in terza persona - Voglio ricordare che dal 2008 non prendo l'indennità di carica come presidente della Comunità montana. Facciamo economie, troviamo i soldi, perché se non si interviene su quelle frane, il rischio è l'isolamento dell'intero territorio".
Altro applauso. La sensazione comune è questa: la Provincia è impotente, mentre Piluso è pronto a spendere per sistemare le frane. Bravo Piluso, il comizio ha funzionato. E magari in pochi hanno ragionato sul fatto che l'ente montano dispone di pochi spiccioli rispetto alle necessità del comparto viabilità. Per sistemare la frana sulla Sp 152 occorrono quasi seicentomila euro, bene, quanto ha in cassa la Comunità montana? Piluso lo dica chiaramente, altrimenti il suo comizietto resta solo aria fritta.
Tra l'altro il vicepresidente dell'ente montano dovrebbe spiegare ai cittadini questo: perché si offre di sistemare le strade provinciali, senza avere la possibilità economica di farlo, mentre si disinteressa della gestione delle strade di proprietà della Comunità montana? La strada che collega Torrebruna alla fondovalle Trigno è franata da tempo e proprio nei gorni scorsi è stata chiusa al traffico per un altro smottamento. Piluso ne ha contezza? La Comunità montana sistemi prima quella strada, che è di sua competenza. Poi ne riparliamo.