Isernia, donna segregata in casa: arrestato il compagno

04/12/2025
Attualità
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Proprio a ridosso della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne che cade il 25 novembre, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Isernia, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile e dal personale della Squadra Volanti della locale Questura, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Isernia e hanno tratto in arresto un 40enne isernino, compagno convivente di una giovane donna, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

L’intervento è scaturito dalla richiesta di aiuto pervenuta sul numero di emergenza 112, da parte di un familiare della donna, preoccupato per le sue sorti perché da giorni non riusciva più a mettersi in contatto con lei. Intuita la gravità e l’urgenza della situazione, i militari sono intervenuti all’indirizzo dove era stata segnalata la presenza della ragazza, trovandola di fatto segregata presso l’abitazione dell’uomo con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale; controllata a vista da un familiare dell’indagato, che aveva il compito di ostacolarne ogni tentativo di fuga, atteso che la giovane da qualche giorno aveva manifestato la volontà di voler far ritorno pressol’abitazione materna ubicata in altra regione.

Grazie all’arresto del suo compagno la giovane, libera dalla coercizione morale che questi esercitava sulla sua persona, ha raccontato ai Carabinieri gli innumerevoli episodi di violenza, fisica e morale, a cui era stata sottoposta durante il periodo di convivenza. Al momento è al sicuro e affidata alle cure e al sostegno di un centro antiviolenza. L’uomo, invece, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, è stato associato alla casa circondariale di Isernia, a disposizione della Procura della Repubblica di Isernia.

L’episodio conferma il quotidiano impegno del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia nella tutela delle vittime di violenza, attraverso un’attività capillare di ascolto, prevenzione e intervento, resa possibile anche grazie alla presenza di personale specializzato e alla rete capillare delle Stazioni Carabinieri, che operano contro ogni forma di violenza e discriminazione, sottolineando l’importanza della prevenzione e del sostegno alle vittime. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari durante la quale l’indagato potrà fare la propria difesa ai sensi del Codice di procedura Penale. L’indagato è da considerare non colpevole fino a quando la sua colpevolezza non sia stata accertata con una sentenza definitiva.

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