“Viviti Tutt’ Cos’!”: il nuovo Centro di Aggregazione Giovanile che fa rete tra i comuni dell’Alto Molise

12/12/2025
Attualità
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“Viviti Tutt’ Cos’!”, 

nasce il Centro di Aggregazione Giovanile Territoriale 

 

L’inaugurazione a Carovilli, comune capofila del progetto, il 7 dicembre 2025. Un nuovo inizio che unisce sei comunità dell’Alto Molise dando voce ai giovani per diventare officina di idee, casa comune, luogo di dialogo tra generazioni.

aderenti il Progetto itinerante “Viviti Tutt’ Cos’!”. Un filo fatto di incontri, storie, mani che si cercano, ragazzi che scelgono di restare, comunità che imparano di nuovo a conoscersi ha infatti preso vita con l’inaugurazione del Centro di Aggregazione Giovanile Territoriale a Carovilli: uno spazio (allestito all’interno dell’Istituto Comprensivo Statale “Molise Altissimo”, tra i partner del progetto) che non è un semplice luogo fisico dove incontrarsi ma il cuore pulsante di una iniziativa che ha messo i giovani al centro rendendoli protagonisti di un percorso di riscoperta, creatività e unione aprendosi a tutte le generazioni. “Ogni Picca Dal 7 dicembre 2025 c’è un filo che rende ancora più forte il legame tra Carovilli, Pescolanciano, Roccasicura, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco e Vastogirardi, i sei comuni Jova”, l’evento finale del Progetto “Viviti Tutt’ Cos’!” si è svolto domenica 7 dicembre 2025 con il taglio del nastro congiunto da parte di Andrea Cinocca (vicesindaco Carovilli), Simona De Caprio (Sindaca San Pietro Avellana), Nunzia Nucci (Sindaca Sant’Angelo del Pesco), Marisa Bisciotti (Vicesindaco Vastogirardi), Angela Lombardi (Assessore alla Gentilezza Roccasicura) e Antonio Padula (Vicesindaco Pescolanciano).

“Il Centro di Aggregazione Giovanile non è un punto d'arrivo ma un punto di partenza. È il simbolo concreto di ciò che è possibile fare quando si uniscono energie, passioni e intenti”- ha spiegato nel suo intervento iniziale Andrea Cinocca, Responsabile di Progetto, vice sindaco di Carovilli e Presidente della Riserva della Biosfera MaB Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise– “Un progetto partecipato, emozionante e dinamico che vuole coinvolgere i tanti attori del territorio, a partire dai Comuni della Riserva MaB Unesco "Alto Molise", insieme a quelli limitrofi che con noi hanno già avviato un cammino di partecipazione e progettazione di governance per strutturare consulte trasversali con l’auspicio di dare ai giovani la possibilità di essere proponenti in prima persona di strategie, azioni e proposte”. “La fine del progetto segna in realtà un punto di ripartenza. Non esistono più sei comuni isolati, ma una rete viva, unita, che ha imparato a costruire insieme” – ha continuato Michela Bunino, Responsabile delle Attività – “Viviti Tutt’ Cos’!” è stato un percorso lungo un anno per creare sia un luogo fisico aperto a tutti che un concetto di territorio basato sulla condivisione. Non un semplice spazio, quindi, ma un sentimento figlio dell’appartenenza, della bellezza dell’aggregazione intergenerazionale, reso possibile soprattutto grazie alla straordinaria partecipazione dei giovani che hanno acceso entusiasmo, creatività e consapevolezza, trasformando ogni attività svolta in un tassello di 

crescita condivisa”. “Questa esperienza ha generato legami profondi e nuove possibili prospettive” – ha sottolineato Manuela Virtuoso, Coordinatrice del partenariato, responsabile del team working e del monitoraggio – “I ragazzi durante tutto il percorso si sono messi in discussione, sono stati autocritici nei confronti del loro stesso operato. Da osservatori delle dinamiche territoriali sono divenuti proponenti e referenti delle attività cha hanno poi portato avanti. Si sono posti nelle loro scelte interrogativi di rappresentatività rispetto alle comunità di appartenenza. Hanno avuto modo di mettere alla prova consapevolezze e competenze acquisite per delineare possibili nuovi passi da compiere per questo cammino territoriale ed intergenerazionale”. 

Dopo l’inaugurazione, la giornata è proseguita con un emozionante racconto del Progetto “Viviti Tutt’ Cos!”. Laura De Camillis, giovane attrice molisana della Compagnia Stabile del Molise, ha introdotto gli interventi di  Alessio Testa (presidente Pro Loco Carovilli), Semira Scarselli (referente giovani Vastogirardi), Donato Lombardi (referente giovani Vastogirardi in rappresentanza delle sue contrade), Angela Capretta (referente giovani Roccasicura), Arianna Di Girolamo (referente giovani Carovilli), Sabina Musilli (Pro Loco San Pietro Avellana), Claudio Di Ludovico (consigliere comunale San Pietro Avellana), Giuseppe Nucci (Pro Loco Sant’Angelo del Pesco), Caterina Palombo (Associazione Intramontes Pescolanciano), Matteo Del Matto (giovane artista di Pescolanciano), Marina Paglione (Fondazione UNPLI e Progetto Comunità Educanti), Umberto Di Benedetto (poeta di Carovilli), Simone Nuosci (sindaco di Carovilli). Ciascuno di loro ha messo in evidenza aspetti peculiari di questo percorso durante le tappe di Carovilli, Pescolanciano, Roccasicura, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco e Vastogirardi. Un viaggio fatto di persone incontrate, di storie ascoltate, di tradizioni riscoperte, di mestieri antichi che, nelle mani giuste, sono tornate incredibilmente attuali. Emozioni che sono state catturate dall’occhio attento dei giovani che nel corso del progetto hanno imparato a far diventare lo smartphone non un semplice strumento di svago, ma un mezzo per raccontare e condividere il loro punto di vista sul territorio. Hanno imparato a osservare, a sentire e a narrare: un vero e proprio storytelling visivo con foto e video. Le fotografie sono state realizzate durante le giornate esperienziali e poi selezionate per produrre un racconto intimo delle località coinvolte che oggi rappresentano delle “finestre” sui paesi del Centro di Aggregazione Giovanile Territoriale. I video sono stati valorizzati per la creazione di un trailer in cui si presentano scorci dei comuni coinvolti e dichiarazioni di alcuni dei giovani referenti dei sei paesi in merito all’importanza che ha rivestito un simile progetto di aggregazione a partire proprio dalle nuove generazioni. Uno dei momenti più simbolici del lavoro svolto dai ragazzi è stata la presentazione delle targhe in ceramica realizzate con il prezioso contributo dell’artigiana Veronica Testa de “La Cantina 1959” che li ha accompagnati durante la fase creativa. I ragazzi non solo hanno raccolto proverbi, aneddoti, esperienze di vita ma, in un mondo dove regna la velocità nelle risposte, si sono dovuti fermare a ragionare su come quei ricordi che rappresentano le proprie comunità e che volgono al passato, possano diventare occasione di riflessione, di generazione di nuovi significati per contribuire a costruire memoria che attraverso il presente guarda al futuro. Il risultato sono splendide installazioni artistiche con scritte di derivazione dialettale che verranno disseminate nei sei comuni per celebrare tradizioni, luoghi simbolici, volti e storie che appartengono alla memoria di tutti in una narrazione collettiva. 

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