Castrataro dorme in tenda contro i tagli al Veneziale, la replica di ASReM e Regione: “Operazione Verità, investimenti e competenze chiare”

26/12/2025
Attualità
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L’ASReM e la Regione Molise intervengono con una nota ufficiale per rispondere alla protesta del sindaco di Isernia, Piero Castrataro, che che trascorrerà  la notte in tenda davanti all’ospedale “Veneziale” contro i presunti tagli alla sanità locale. Un chiarimento definito “operazione verità”, volto a precisare competenze, responsabilità istituzionali e investimenti già avviati sulla struttura, nel tentativo di riportare il dibattito su un piano di correttezza informativa e collaborazione tra enti.

Di seguito il comunicato stampa ASREM: 

In merito alla recente protesta messa in atto dal Sindaco di Isernia, Piero Castrataro, davanti all’ospedale "Veneziale", è doveroso fare chiarezza su alcuni punti fondamentali per una corretta informazione ai cittadini e per ristabilire il piano della realtà istituzionale. In primo luogo, è necessario ribadire che anche la programmazione sanitaria relativa all’ospedale di Isernia è competenza esclusiva della Struttura Commissariale e non della Direzione Generale dell’ASReM.

 Confondere i ruoli non aiuta a risolvere i problemi, ma contribuisce solo ad alimentare tensioni ingiustificate. Tuttavia, nonostante i limiti tecnici delle proprie competenze programmatorie, l’ASReM e la Regione Molise credono fermamente nel valore del "Veneziale". Tale fiducia non è espressa a parole, ma dai fatti e dagli investimenti concreti messi in campo: sono stati stanziati e investiti fondi significativi per il rinnovo delle apparecchiature medicali, per garantire una diagnostica e cure all’avanguardia, si è lavorato e ci si sta adoperando per far inserire l’ospedale nella rete formativa dell’Università degli Studi del Molise così da accogliere giovani specializzandi; è poi in atto un efficientamento dei reparti affinché il Veneziale sia, nei fatti, un punto di riferimento imprescindibile per tutto il territorio provinciale. 

Inoltre, l’azienda pubblica continuamente avvisi e concorsi per l’assunzione di nuovo personale medico, affrontando con determinazione la carenza di camici bianchi che affligge l’intero Paese. A questo si aggiunga che pur spostando con ordine di servizio un professionista da una struttura all’altra, questi possa decidere di dimettersi. Sono, invece, già pronti i piani di intervento per la ristrutturazione dei locali del 118 e del Pronto Soccorso, per migliorare l’accoglienza e la sicurezza di pazienti e operatori. Alla luce di tutto ciò, appare strumentale la protesta del Primo Cittadino.

 Piuttosto che accamparsi davanti ai luoghi di cura, il Sindaco Castrataro dovrebbe concentrarsi su ciò che rientra nelle sue dirette funzioni: rendere la città di Isernia più attrattiva e vitale. I giovani medici, che l’ASReM cerca con fatica di reclutare, non scelgono una sede solo in base al lavoro in reparto, ma valutano anche la qualità della vita che la città offre fuori dall'ospedale. Se Isernia non riesce a trattenere i professionisti, il Comune dovrebbe interrogarsi su quali politiche di accoglienza, socialità e svago stia mettendo in campo per le nuove generazioni in generale. La sanità si costruisce con la collaborazione tra istituzioni, ognuna nel proprio ambito, non con la demagogia.

 

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