Le opinioni sono tante, ma i fatti restano questi: l'ospedale non esiste più

Francesco Bottone
05/06/2013
Attualità
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Il vicesindaco Cacciavillani, in un post, tira per la giacca il direttore di questa testata tentando, forse, di aprire una breccia all'interno della redazione. Cacciavillani, riferendosi all'ormai celebre editoriale del collega D'Ottavio, parla di "contenuto violento, denigratorio e privo di notizia", per poi rivolgere direttamente al direttore questa domanda: "Anzi, mi chiedo se, come Direttore, considera l’articolo del D’Ottavio rispondente alla linea editoriale del Suo giornale. Sono convinto che mettere alla gogna mediatica un Amministratore solo per mere contrapposizioni personali esula dal diritto di cronaca e di informazione. Comunque, se la linea editoriale è quella del gossip “i numeri saranno pure da urlo”, ma i vantaggi riguarderanno il solo giornale non certo il bene comune. Di contro, se la linea è quella della critica costruttiva, dell’inchiesta, dell’azione di pungolo nei confronti delle Amministrazioni, evitando di alimentare sterili contrapposizioni e soprattutto mettere in cattiva luce Agnone, sicuramente i benefici del vostro lavoro saranno estendibili all’intera comunità. Ovviamente, caro Direttore, se come auspicabile quest’ultima è la vostra linea, l’articolo del D’Ottavio è chiaramente fuori luogo".

Non posso, dunque, esimermi dal fornire una risposta chiara al vicesindaco, a beneficio di tutti i lettori. 

Reputo l'articolo del collega D'Ottavio sicuramente duro, ruvido e spigoloso, ma non fuori luogo. Non credo abbia denigrato nessuno, come insinua invece Cacciavillani. Rientra, a mio modesto avviso, nel diritto di critica e di pensiero contemplato addirittura in quello straccio che è diventata la costituzione di questo schifo di Paese. D'altro canto basta guardare a come è ridotto l'ospedale oggi. Le pare, Cacciavillani, che l'azione dell'amministrazione comunale sia stata sufficiente? Se questi sono i risultati evidentemente il vostro impegno non è proprio il massimo dell'efficacia. Forse non siete all'altezza, non so, mi dica lei. Non è mica un problema. I fatti, non le chiacchiere dei giornalisti, mi danno ragione, purtroppo per l'ospedale e per Agnone caro vicesindaco. La classe politica è tutta colpevole, ciascuno per il proprio ruolo e il proprio impegno. Il precedente sindaco avrà sicuramente maggiori responsabilità rispetto all'attuale che è su quella poltrona da poco, ma cambia poco, si tratta di correità, politicamente si intende. Lei sarà responsabile in qualità di vice, in maniera minore, ma comunque ricopre un ruolo pubblico e deve accettare che il suo operato sia posto sotto la lente e accettare anche le critiche. D'altro canto è un autorevole esponente del Partito democratico. Dimostri di essere democratico a tal punto da accettare anche le critiche dei poveri giornalisti di provincia, anche un po' asini magari, ma sicuramente appassionati di questa nostra terra.

Riguardo alla linea editoriale, le dico chiaramente questo: il giornale che dirigo si colloca, da sempre, dalla parte dei cittadini-utenti-pazienti e contro i politici. Dimostrazione ne è che la precedente amministrazione di centrodestra ci accusava perché ci considerava vicini all'opposizione, cioè a voi, cosa che oggi fate voi, a parti invertite. Pare che oggi siamo gli alfieri del centrodestra. Capisce bene che la cosa non corrisponde al vero, come non era vera con De Vita sindaco, ma ci lusinga che entrambi lo pensiate, perché se i politici ci criticano, a prescindere dal loro colore politico, vuol dire che stiamo facendo bene il nostro lavoro. Noi stiamo dalla parte giusta, quella dei cittadini che vedono demolito il proprio ospedale. E questo è un fatto non un'opinione. Voi politici da che parte state?

Mi faccia sapere,

cordialmente 

 

PS: in merito ai comunicati stampa, le ribadisco che non siamo tenuti a prendere in considerazione le esternazioni private di un qualsiasi assessore. Se il Comune ha qualcosa da annunciare e vuole farlo anche attraverso il nostro modesto portale, ci mandi un benedetto comunicato stampa. I pettegolezzi e i post su facebook NON rappresentano nulla di ufficiale. Con tutto il rispetto, lei potrebbe anche aver scritto una balla. Se invece mi manda un comunicato con carta intestata capisce che ha tutta un'altra attendibilità.

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