AGNONE. Riveviamo e volentieri pubblichiamo una lettera-appello di un nutrito gruppo di pendolari altomolisani che analizza gli ultimi tagli imposti al servizio pubblico locale.
Dal 2 luglio (di martedì strano) saranno soppresse le ultime esigue linee per e da Agnone e l’intero alto Molise. E’ finalmente vietato tornare il week end o lavorare a Isernia. E tutto grazie alla soppressione, tra le altre corse già indicate dalla stampa, di quella delle h.20.10 che da Isernia conduce a Agnone, corsa fortemente voluta in passato – a orario di poco diverso - da un nostro parlamentare che utilizzava i mezzi pubblici e che sapeva quali difficoltà dovessero affrontare i cittadini comuni. Ma questo tempo è diverso. La ciliegina sulla torta è data dalle voci che si rincorrono e che saranno confermate o smentite a breve. Pullman che faranno solo tratti del percorso o che saranno costretti a tornare al punto di partenza vuoti. La corsa delle 20.10 da Isernia per Agnone “raccoglie” (esattamente raccoglie) chi arrivava da Roma e Napoli alle 19.45 circa e chi lavora a Isernia con termine del servizio alle 20.00 (in più tutti i cittadini costretti ad andare a Isernia per fare ormai tutto) è stata soppressa. Questo è brevemente l’aggiornamento dello stato dei fatti. Sembra assurdo ma tant’è. Siamo stanchi. Siamo infinitamente stanchi di essere presi per il deretano, e ciò avviene continuamente anche leggendo semplicemente qualche affisso semi informatico delle corse. Un esempio. Nella lingua italiana per coincidenza nei trasporti si intende che un mezzo non possa partire se non sia arrivato un altro che vincola la coincidenza. Se si riesce a prendere un pullman per altra destinazione desiderata casualmente bhe, quella in italiano si chiama buona sorte. Ma al di la di questa piccola parentesi ora le domande sono le seguenti.
Ma c’è qualcuno che ha la capacità di governare servizi e istituzioni con un minimo di buon senso? C’è qualcuno che oltre a rivolgersi cordialmente a responsabili di questo sfascio sia in grado non di sbattere i pugni sul tavolo ma di prenderli per il cravattino perché si sta parlando di persone, di servizi, di organizzazione di vita? C’è qualcuno che è in grado di far ragionare “illuminate” persone e condurle fuori dai comportamenti infantili che stanno assumendo? C’è qualcuno in grado di porre fine a questo losco giochetto istituzioni – aziende tanto da apparire agli occhi dei frustrati cittadini come un discorso tra bimbi che alla fine dicono “non ci faccio più” ? E più seriamente.. c’è qualcuno che ha ancora un briciolo di dignità, che prova un po’ di vergogna (perché ce ne sarebbe tanta da provare)? C’è qualcuno che ricorda a lor signori che i servizi pubblici li pretendiamo perché li paghiamo salatamente in una regione in cui ogni imposta è al massimo? E’ c’è qualcuno che è in grado di duellare ad armi pari contro un monopolista pilotato dalla politica? C’è qualcuno che pone fine a questo scempio, a questo gioco meschino, che non guarda alle esigenze o alle necessità e neanche all’economicità? Lasciate ogni speranza … non c’è nessuno. Esistono solo finti liberisti con interessi lobbistici, finti comunisti con l’occhio al portafoglio, finti responsabili di cosa pubblica ai fini privati, finte attenzioni collettive per scopi personali e soprattutto esistono solo finti uomini senza dignità e orgoglio. Siamo un nutrito gruppo di pendolari settimanali e non poniamo le nostre singole firme in calce non per paura o per nasconderci ma perchè vogliamo invitare chi di dovere a visitarci nelle nostre peripezie sui servizi (qualche) da voi offerti con le nostre tasche. Siamo quindi disposti a metterci la faccia. Voi?
Un gruppo di pendolari