La ventricina made in Japan "vende" l'immagine dell'Abruzzo

Il produttore Giuseppe Sabatino replica alla stroncatura dell'agronomo Seghetti

Francesco Bottone
30/08/2013
Attualità
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La ventricina made in Japan fa ancora discutere. E la stroncatura di Leonardo Seghetti non spaventa né demoralizza Giuseppe Sabatino, produttore di ventricine in Giappone.

Nei giorni scorsi l'agronomo ed esperto nel campo della gastronomia ha preso parte ad Agnone ad un evento culturale presso il caseificio Di Nucci. In quell'occasione un nostro giornalista chiese a Seghetti un parere sull'ormai famosa ventricina vastese prodotta nella terra dei samurai. Evidentemente Seghetti non era al corrente della storia di quel salume e dell'idea di Giuseppe Sabatino (nella foto in posa con una sua ventricina, ndr), ristoratore originario di Castelguidone, di produrre ventricine in Giappone per far conoscere un prodotto vastese all'altro capo del pianeta. 

"Credo che la tipicità dei prodotti vada sempre e comunque rispettata. - ha dichiarato Seghetti al nostro inviato, Giovanni Giaccio - Una ventricina del vastese ha quel sapore perché viene prodotta con carni che crescono sulla terra vastese. Un prodotto made in Japan è figlio del Giappone. Infine ritengo che quando viene preparato un prodotto trasformato sia necessario, per dovere etico e morale, ridistribuire il reddito lungo tutta la filiera di produzione”.

Quasi una bocciatura, come se una ventricina made in Japan fosse necessariamente una contraffazione di quella originale vastese, un'offesa all'orgoglio abruzzese. Giuseppe Sabatino, dal Giappone, ha inteso replicare, pacatamente ma con chiarezza, alle parole critiche di Seghetti, spiegando ancora una volta il senso della sua iniziativa che va esattamente in direzione opposta a quella immaginata dall'agronomo.

«Quello che vogliamo fare qui in Giappone, producendo ventricine secondo la nostra antica tradizione abruzzese, è un prodotto il più possibile simile a quello originale vastese. - spiega infatti Sabatino - Utilizziamo solo spezie importate direttamente dall’Abruzzo e carni autoctone di primissima qualità. La ricetta è la stessa, ma ovviamente il prodotto è diverso perché il microclima è quello che fa la differenza. L'idea di produrre ventricine qui in Giappone ci è venuta per soddisfare, in primo luogo, il nostro palato. Vivendo a diecimila chilometri dalla nostra terra d'Abruzzo abbiamo pensato di concederci il lusso di assaporare il nostro amato salume senza dover saltare ogni volta su un aereo. Non intendiamo fare concorrenza alla ventricina vastese, non diciamo sciocchezze, ma solo far conoscere ai giapponesi la regina dei salumi abruzzesi. Qui in Giappone facciamo conoscere la tradizione enogastronomica abruzzese e magari qualche giapponese, sedotto dai sapori della cucina montana e proprio dalla ventricina, salterà su un aereo per venire a mangiare in Abruzzo. Facciamo promozione, tutto qui, nessun plagio e nessuna contraffazione".

 

 

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