Truffe: ha ricevuto finanziamenti indebiti, nei guai un editore isernino

L'operazione portata avanti dagli uomini della Guardia di finanza

redazione
07/10/2013
Attualità
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ISERNIA. Editore truffava la Regione Molise, smascherato dalla Finanza. Un raggiro da 150mila euro. 

Stampava il suo giornale, un noto periodico locale, truffando la Regione e negli anni ha intascato 150mila euro che non gli spettavano. A scoprire la truffa nel settore dell'editoria, messa in atto da un noto  periodico locale, truffando la Regione e negli anni ha intascato 150mila euro che non gli spettavano. A scoprire la truffa nel settore dell'editoria, messa in atto da un noto professionista di Isernia, è stata la Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle avevano avviato un controllo per verificare il corretto utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione con la legge istituita nel 2009 "Misure urgenti a sostegno degli editori molisani operanti nel settore della carta stampata", e nell'ambito di questa attività hanno smascherato il raggiro.L'esame della documentazione bancaria e fiscale dell'azienda ha interessato gli ultimi quattro anni (2009-2013). In questo periodo sono stati richiesti ed ottenuti circa duecentomila euro di fondi regionali.La ricostruzione effettuata dagli investigatori ha però consentito di accertare l'indebita percezione di circa 150mila euro.

Infatti, per ottenere i contributi regionali, l'editore isernino ha corredato le richieste con giustificativi di spese mai sostenute. In tal modo, è stato accertato che alcune fatture relative alla stampa del periodico non sono state nemmeno mai pagate alla tipografia. Inoltre, per cercare di mascherare la reale destinazione dei fondi pubblici  percepiti in maniera illecita, sono state esibite scritture private che attestavano inverosimili restituzioni di prestiti ottenuti negli anni da vari conoscenti, e tra questi anche una badante extracomunitaria.L'indagine si è conclusa con la denuncia all'Autorità giudiziaria del rappresentante legale della società per i reati di truffa aggravata e falso; è scattata anche la segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti per l'accertamento del danno erariale.

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