Figuraccia della casta molisana, l'assessore Vittorino Facciolla tenta di giustificarsi dopo il servizio delle Iene che ha sputtanato l'intero Consiglio regionale.
Questo il video, dal quale Facciolla non ne esce proprio benissimo.
A distanza di poche ore, in un post su Facebook, l'assessore spiega:
"Ho l’onestà intellettuale di ammettere che se avessi visto la medesima scena attribuita ad un altro, avrei reagito probabilmente con lo stesso disappunto, chiamiamolo così, che oggi colpisce me. E avrei probabilmente sbagliato.
Avrei sbagliato perché avrei ignorato il resto dell’intervista che non è stata mandata in onda.
Correttezza voleva che un’intervista di oltre 20 minuti non venisse mandata in onda per meno di 20 secondi.
Quello che non hanno visto i molisani, i primi ai quali io oggi sento di dover fornire questo chiarimento, e tutti gli spettatori della trasmissione, è soprattutto la seconda telefonata, in viva voce ed a telecamera accesa, che io immediatamente dopo ho fatto al mio collaboratore. Una telefonata che racconta la verità, che chiarisce l’esistenza di un regolare rapporto di lavoro, ma che nessuno ha potuto conoscere".
E tra i tanti commenti a questa precisazione dell'assessore, più di qualcuno chiede la pubblicazione del contratto di collaborazione con il portaborse.
Scrive ad esempio Massimo Castellani: "Egregio Assessore, sarebbe il caso, per fugare ogni dubbio, che lei mettesse in rete il contratto di lavoro con il suo collaboratore e fornisse le buste paga dello stesso in modo da provare senza ogni dubbio che, il rapporto di lavoro con la sua persona, è antecedente al periodo in discussione. Per quello che mi riguarda, da molisano e italiano mi vergogno per voi per l'indecenza delle vostre retribuzioni".
In attesa della pubblicazione dell'ormai famigerato contratto, prendiamo atto della precisazione dell'assessore, ma il problema, quello vero, è che ciascuno degli eletti in Regione prende in un mese lo stipendio che deve farsi bastare in un intero anno una qualsiasi famiglia molisana. Fino a quando questa ingiustizia andrà avanti, la casta rimarrà tale.
Per eventuali interventi effebottone@gmail.com