Perquisizioni e sequestri di carne di animali protetti, incastrati due bracconieri

L'operazione delle guardie del Parco nazionale d'Abruzzo

redazione
08/11/2013
Attualità
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 Ieri mattina le guardie del Parco nazionale d'Abruzzo lazio e Molise hanno
messo a segno un'operazione antibracconaggio di rilevante
importanza e di grande rilievo istituzionale, mai effettuata
nella storia centenaria del Parco, secondo quanto riferisce
l'ente. Infatti, sulla base di un decreto di perquisizione
locale e sequestro della Procura della Repubblica di Sulmona,
due distinti nuclei di guardie hanno effettuato,
contemporaneamente, altrettante perquisizioni di immobili nei
due Comuni laziali di Esperia e Itri. Si tratta di due
localita' molto lontane e, quindi, ben oltre i confini
dell'area protetta e della sua Zona di protezione esterna. In
particolare le perquisizioni hanno portato al sequestro di due
crani di cervo completi di palchi; un cranio di capriolo
completo di palco; 2 cartucce calibro 12; diversi pezzi di
carne contenuti in vari sacchi di plastica. I soggetti
sottoposti alle perquisizioni (zio e nipote, omonimi, residente
uno a Itri e l'altro a Esperia) erano gia' stati denunciati per
esercizio abusivo di pascolo nelle localita' "Lago Vivo" e
"Valle Cupella" di Barrea (L'Aquila), non lontane dal
territorio laziale e molisano del Parco. Sulla scorta dei
sospetti del Servizio di sorveglianza dell'Ente, le guardie del
Parco hanno messo in atto una serie di attivita' investigative,
sulla scorta delle quali e' stato accertato che i due facevano
attivita' di bracconaggio ai danni della fauna protetta nel
cuore del Parco. Non si esclude che dietro tali attivita'
delittuose si nasconda un illegale e remunerativo commercio di
carne e di crani di animali di specie protetta. Questa
operazione fa seguito, peraltro, ad altre azioni, con
perquisizioni, nei mesi passati a seguito delle quali sono
stati individuati altri bracconieri, sempre in zona di Barrea e
nella Valle del Giovenco, regolarmente denunciati all'
autorita' giudiziaria.

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