Usi civici: un'altra stangata in arrivo

L'allarme lanciato dal sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli

redazione
18/11/2013
Attualità
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Usi civici, un salasso
all'orizzonte per centinaia di migliaia di abruzzesi. L'allarme
viene lanciato dal sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli,
che, su questa vicenda, ha inviato una lettera al
sottosegretario Giovanni Legnini, agli altri deputati e
senatori abruzzesi e al presidente della Regione Abruzzo,
Gianni Chiodi.

"Inoltre - dice Fagnilli - invito tutti i
sindaci a mobilitarsi, perche' ci ritroveremo presto di fronte
a un problema di notevole entita'".

Il problema e' che, a
seguito dell'applicazione dell'articolo 10 del Decreto
legislativo 23 del 14 marzo 2011 (Disposizioni in materia di
federalismo fiscale), tutte le esenzioni e le agevolazioni
tributarie, riguardanti i terreni e altri immobili gravati da
uso civico, saranno abolite dal primo gennaio 2014.

"Le
esenzioni - spiega Fagnilli - sono attualmente utilizzate da
Comuni, partecipate e associazioni o enti, che gestiscono
proprieta' collettive e demani di uso civico, per il
miglioramento e la sistemazione del patrimonio. Dall'inizio del
prossimo anno - aggiunge - a seguito delle modifiche
legislative apportate, gli atti, le ordinanze di
legittimazione, di alienazione, classificazione e sembra di
affrancazione, saranno tassati al 9% del valore dell'immobile,
con un'imposta comunque non inferiore a mille euro. Questo
vorra' dire che i cittadini saranno stangati. La soluzione?
L'abrogazione dell'articolo 10 del Decreto legislativo: bisogna
che tutti facciano pressioni in questo senso, anche perche' per
lo Stato, queste, sarebbero in assoluto nuove entrate".
"L'abrogazione - afferma Fagnilli nella lettera inviata agli
onorevoli e alla Regione, chiamati a far fronte unico e a far
pressioni a livello di governo centrale - si rende necessaria
in quanto va nella direzione di agevolare i privati cittadini a
regolarizzare gli immobili gravati da uso civico con la stipula
degli atti di alienazione, legittimazione e affrancazione,
anche in considerazione della crisi economica che le famiglie
attraversano, nonche' della conflittualita' della norma con i
fini istituzionali degli enti pubblici, ovvero con il fine di
conservare integro e quantitativamente e qualitativamente
migliorativo il patrimonio da trasmettere alle future
generazioni di utenti di usi civici. La proposta di
reintroduzione della vecchia norma 'Art. 2 della legge 692/1981
e art. 40 della legge 1766/1927" - esenzioni agevolazioni sugli
atti transattivi di immobili gravati da uso civico - si ispira
a criteri di equita' oltre che ad un riordino dell'intera
materia'. L'Abruzzo - conclude Fagnilli nel documento - ha una
superficie territoriale pari a circa 1.350.000,00 ettari, di
cui il 35/40% e' interessato dalla materia di uso civico, nello
specifico attiene nell'interesse di circa 400.000/450.000
abruzzesi".

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