AGNONE - Ammettono di aver toccato con mano la crisi che si sta consumando all’interno della maggioranza che guida il Comune di Agnone, ma non intendono vestire i panni degli sciacalli, così restano alla finestra in attesa che la vicenda evolva. Oggi escludono la possibilità di tornare alle votazioni anche se dicono di essere pronti a qualsiasi eventualità. A tu per tu con Lorenzo Marcovecchio e Danilo Di Nucci, esponenti di minoranza appartenenti al gruppo Rinnovare, la lista più giovane (per età media) presentata alle scorse comunali. La gente si chiede cosa sta accadendo in seno alla maggioranza di centrodestra. Si parla di dissapori, di missive personali inviate al sindaco, di riconsegna di deleghe, di dimissioni, di nascite di nuovi gruppi, di azioni di mediazione da parte di assessori regionali. Cosa a vostro avviso c’è di vero? “Di vero c’è molto, anche perché abbiamo avuto modo di apprendere dalla stampa molte notizie dettagliate che, a tutt’oggi, non sono state smentite dagli interessati”. Carosella di Nuovo Sogno Agnonese ha parlato di uno mero show, di un gioco di figurine e ha detto: se non vedo, non credo. Qualcuno ha aggiunto che si è di fronte ad uno squallido teatrino. Siete d’accordo? “Ci teniamo a precisare che, come minoranza, stiamo assistendo a tutto ciò da spettatori e non da attori protagonisti. Solo nei prossimi mesi e già dal prossimo Consiglio Comunale, avremo modo di conoscere la verità sui fatti e capire quali siano le finalità di questa crisi interna alla maggioranza”. Se tutte le voci circolate in queste settimane dovessero trovare conferma al prossimo consiglio comunale (convocato per il 30 settembre, ndr), il gruppo Rinnovare con chi si schiererebbe, con De Vita o con i dissidenti? “Durante questi primi 15 mesi di attività politica all’interno del Consiglio Comunale, il gruppo “Rinnovare” ha dimostrato, in più di un’occasione, di essere schierato solamente a favore di Agnone e dell’Alto Molise. Abbiamo fatto un’opposizione innovativa e ragionata, di quelle che non si schierano contro ogni decisione della maggioranza solo per semplice ostruzionismo. In più di un’occasione abbiamo votato a favore di alcuni provvedimenti, mi riferisco, ad esempio, al Piano Casa. In altre occasioni ci siamo astenuti. In altre ancora, poiché non ci sentivamo in linea con la maggioranza, abbiamo espresso un deciso voto contrario. Abbiamo anche chiesto le dimissioni del Sindaco per come è stata gestita la vicenda sulla sanità. Proseguiremo, pertanto, su questa linea di pensiero perché crediamo che l’importante sia tutelare la cittadinanza che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare nel Consiglio Comunale” Insomma, il fatto di dare l’appoggio della minoranza, in questo caso di Rinnovare, alla nascita di questo pseudo-gruppo non deve essere dato per scontato? “Iniziamo col dire che, finora, gli intenti dei dissidenti non sono stati chiari fino in fondo e noi Rinnovisti non abbiamo ancora avuto modo di discutere con nessuno. In particolare, quello che ancora ci non risulta chiaro è se questi litigi siano dovuti a fattori economici o politici. Poiché i dissapori sono nati principalmente per questioni di bilancio, non sappiamo sei il famoso milione di euro (di cui, pare, Marinelli abbia mostrato la delibera) più gli altri 2,5 milioni di euro promessi dalla regione possano servire a placare le ire o se, al contrario, vi sia una crisi politica più marcata, che affonda le radici in una lamentata incapacità a governare”. Tuttavia la matematica non è una opinione e l’ipotesi sarebbe suggestiva. I cinque dissidenti, più Rinnovare, più i tre esponenti del centrosinistra, uguale De Vita a casa, visto che il sindaco non avrebbe più i numeri per governare. “Politica e matematica, spesso e volentieri, non vanno d’accordo: fino a quando non avremo modo di confrontarci con tutte le altre parti politiche presenti all’interno del Comune di Agnone, non possiamo dirci favorevoli o contrari a nessuna linea di pensiero”. Ma non è questo che cercate, mandare De Vita a casa? “Noi cerchiamo solamente di fare il bene di Agnone e dell’Alto Molise e bisogna valutare attentamente se, in questo momento, le elezioni anticipate siano un bene per questa città”. Perché? “Perché crediamo che si debba portare avanti una politica che ponga lo sviluppo del territorio sopra ogni cosa, anche al di sopra delle proprie aspirazioni personali”. Nonostante la marea di problemi che attanaglia la cittadina (sanità, trasporti, sviluppo istruzione, lavoro, spopolamento, ect.) se non erriamo l’ultimo consiglio comunale risale all’aprile scorso. Non è che qualcuno all’interno della maggioranza ha dimenticato di rappresentare una cospicua fetta di elettori? “Veramente l’ultimo Consiglio, se non ricordo male, è di giugno e, se non erro, fu convocato proprio dalle minoranze: nonostante ciò la scarsa frequenza dei consigli è preoccupante. Inoltre, le famose riunioni del lunedì non si tengono più addirittura dal mese di novembre. Al contrario di quanto accaduto, in questo ultimo periodo avremmo dovuto intensificare l’attività del Consiglio e affrontare in maniera più incisiva due grandi problemi, il Caracciolo e la sicurezza scuole, eppure non abbiamo avuto la possibilità di farlo proprio a causa di questo silenzio imposto dalla maggioranza. Ribadiamo che, come minoranza, siamo stati noi a portare in Consiglio Comunale queste due tematiche: sulla sanità, assieme ai colleghi di Nuovo Sogno, facemmo convocare ben due sedute di Consiglio, mentre da soli proponemmo un’interrogazione sulla sicurezza scuole che venne discussa, appunto, nell’ultima seduta consiliare, quella di giugno”. In definitiva il gruppo Rinnovare come giudica l’operato di questa coalizione di maggioranza? “Nonostante il momento socio-economico sia drammatico e abbia costretto soprattutto la Giunta a dedicarsi alle urgenze amministrative, si sarebbe certamente potuto fare di più: i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, non sono mai stati coinvolti per davvero. Sono state fatte tantissime proposte dalle minoranze e, fino a qualche giorno fa, nessuno della maggioranza, dissidenti compresi, ha mostrato apertamente di essere sensibile ai problemi del territorio sui quali noi Rinnovisti, invece, abbiamo posto l’attenzione fin dalla campagna elettorale dello scorso anno”. Meglio tornare a votare? “Meglio pensare a cosa sia più giusto per l’intera collettività”.