Fuochi pirotecnici e sicurezza, scoppia il caso

Le proteste di un residente di Schiavi di Abruzzo

Francesco Bottone
22/09/2010
Attualità
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SCHIAVI DI ABRUZZO - Festa patronale preceduta dalle polemiche a Schiavi di Abruzzo. Ad alimentarle, è proprio il caso di dirlo, i fuochi pirotecnici, o meglio il posizionamento dei “botti”. Nella mattinata di ieri un residente del comune montano ha protestato platealmente per via della solita questione che da anni gli arreca fastidio: in occasione delle feste in paese il materiale pirico per i fuochi artificiali viene posizionato nei pressi della sua proprietà. L’uomo, un pensionato, si lamenta perché i mortai vengono collocati troppo vicini ad un fabbricato, un garage adibito a ricovero di animali da cortile. Si tratta di poche decine di metri, ma secondo il titolare della ditta dei fuochi artificiali le distanze minime sono rispettate, anche perché il garage non è abitato, se non dalle galline del pensionato. L’abitazione dello stesso, tuttavia, non dista molto dal luogo scelto per l’accensione dei “botti”, meno di cento metri in linea d’aria, tra l’altro lungo la strada provinciale. Le rimostranze del pensionato, ieri mattina, hanno attirato sul posto l’assessore comunale Carlo Troiano. L’amministratore, tuttavia, non ha preso le difese del cittadino, sostenendo invece la giusta collocazione dei mortai. Nessun problema di sicurezza, dunque, secondo l’assessore Troiano, che ha declassato la questione ad una mera ripicca del pensionato. Qualche settimana fa, in occasione della festa dell’Inter, i fuochi vennero fatti spostare, proprio per motivi di sicurezza, trasferiti nei pressi del locale impianto sportivo. Oggi invece, salvo ripensamenti dell’ultima ora, i “botti” di San Maurizio Martire esploderanno proprio sulla testa del pensionato in questione, con buona pace per la sicurezza.

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