Frana, Cristini: Siamo in attesa del rilascio della autorizzazione richiesta

L'ingegnere della Provincia scarica la responsabilità dei ritardi sulla Regione

redazione
22/01/2014
Attualità
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TORREBRUNA - Dopo settimane di sollecitazioni a mezzo stampa e dopo aver ricevuto insistenti richieste da parte di sindaci e di un senatore della repubblica, l'ingegner Carlo Cirstini, dirigente del quinto settore della Provincia, colui che con la sua firma ha interdetto al trafico quell'arteria, rompe il silenzio e chiarisce, più o meno, la vicenda della sp 212 ancora chiusa.

Da quanto si apprende, pare che la Provincia abbia chiesto alla Protezione civile regionale l'autorizzazione alla riapertura a senso unico alternato, previa realizzazione di un "passaggio in frana". I ritardi, quindi, non sarebbero imputabili alla Provincia o al suo settore tecnico, bensì alla Regione. Infatti Cristini precisa: "Allo stato siamo in attesa del rilascio della autorizzazione richiesta". Ai cittadini questo interessa poco, l'importante è che quella stramaledetta provinciale torni ad essere percorribile in tempi brevi. 

Di seguito la risposta dell'ingegner Cristini alle nostre sollecitazioni.

In riferimento alle notizie, che comunque ritengo per me offensive, del notiziario ALTOMOLISE , si precisa che questa Provincia di Chieti, con lettera a firma del Signor Presidente, ha avanzato istanza alla Protezione Civile Regionale, con nota che si allega in copia, affinchè sia autorizzata la riapertura della S.P. 212 previo allestimento, a mezzo dei Gruppi locali di Volontari di protezione Civile, di un servizio di guardiania e controllo visivo.

Allo stato siamo in attesa del rilascio della autorizzazione richiesta. Tanto a seguito di decisioni assunte di comune accordo dalla Provincia di Chieti e dai Sindaci del territorio.

Distinti saluti - Ing. Carlo CRISTINI

Questa invece la risposta del direttore Francesco Bottone:

Gentile ingegnere,
il "notiziario" www.altomolise.net in realtà è una testata giornalistica regolarmente registrata presso il tribunale di Vasto.
Chiarito questo, mi scuso, in qualità di direttore, se in qualche modo è stato offeso dagli articoli pubblicati, tra l'altro tutti a mia firma.
Non capisco, tuttavia, cosa ci sia di offensivo.
Di contro trovo offensivo l'atteggiamento della Provincia nei confronti dei residenti nei centri montani interessati. A distanza di un mese e mezzo quella strada è ancora chiusa. Non discuto sulle oggettive motivazioni tecniche che hanno portato alla chiusura, non essendo io un tecnico, tuttavia il perdurare di questa situazione penalizza pesantemente l'economia di zona già depressa e rende inutile il servizio di 118, l'unico sul territorio.
Siete tutti d'accordo, sindaci, amministratori provinciali e tecnici, per la riapertura, ma in un mese e mezzo non siete stati in grado di procedere in tal senso. Mi perdoni, ingegnere, chi dovrebbe sentirsi offeso, lei o i cittadini?
Se poi si invoca la chiusura delle Province, probabilmente qualche motivo c'è.
Tuttavia resto a disposizione per eventuali suoi interventi sulla vicenda che rasenta ormai la farsa.
La prego di gradire il mio cortese saluto.

 

IN BASSO IL DOCUMENTO CUI FA RIFERIMENTO L'INGEGNER CRISTINI

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