Variante di Quadri: spesi 50 milioni di euro ed è ancora chiusa

La denuncia del sindaco Fagnilli: Una strada pagata 25mila euro al metro

redazione
27/01/2014
Attualità
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Si possono spendere cinquanta milioni di euro per realizzare appena due chilometri di strada? Praticamente 25mila euro al metro lineare e tra l'altro l'intera arteria, iniziata negli anni '60, non è stata ancora completata. Cose da pazzi? Forse. Accadono in Italia, precisamente in Abruzzo, proprio qui al confine con il Molise.

Per il 28 gennaio del 2014 era stata annunciata dall'Anas l'apertura della variante di Quadri, ma pare che la cerimonia sia saltata, slittata a data da destinarsi, a causa di una banalissima frana. E l'occasione viene presa al balzo da un consigliere provinciale per denunciare lo spreco di ben cinquanta milioni di euro per un breve tratto di strada tra l'altro ancora chiuso, conti alla mano 25mila euro al metro. 

A darne notizia è Palmerino Fagnilli, sindaco di Pizzoferrato e consigliere provinciale. In una nota girata alla nostra redazione scrive:

"Quadri, ameno centro abitato del medio Sangro, rischia di diventare famoso più che per il tartufo, per la storia infinita della costruzione del completamento  della strada statale 652, meglio conosciuta come Fondovalle Sangro. Iniziata  la costruzione della strada nei primi anni '60 dalla  foce del Sangro (Adriatico) e Autostrada del sole (Tirreno), con l'intento di costruire un asse di penetrazione della penisola nelle e per le zone interne e di collegamento dei due mari, alla fine del '900 si giungeva nel medio Sangro, svincolo di Quadri-Civitaluparella e Gamberale. Per l'Abruzzo-Molise mancava quindi un semplice tratto di 6 chilometri.  Finalmente il 4 maggio  2005, dopo tante proteste e lotte da parte delle Comunità locali, si ricominciava la costruzione del collegamento mancante, denominato: 2°Lotto-2°stralcio-1°tratto, Variante dell'abitato di Quadri, interessante i territori dei Comuni di Quadri-Borrello-Gamberale-Civitaluparella-Pizzoferrato. In sostanza 2 chilometri dei 6 mancanti. Costo preventivato 25.727.473,07 milioni di euro. Tempo di realizzazione circa 1000 giorni. Appena però partiti i lavori venivano subito interrotti per via di un “importante movimento franoso” come comunicava l'Anas, e nel 2007 finalmente venivano stanziati altri  12.286.015,52 milioni di euro. Dunque i lavori potevano reiniziare. Ma nel 2010, il 26 marzo, un nuova “rovinosa frana” comportava l'interruzione dei lavori. Per la stessa, dopo proteste ed iniziative di sensibilizzazione, anche da parte di Carlo Materazzo, AD Sevel, e Marchionne AD Fiat, l'Anas decideva di utilizzare i 10.329.000,00 milioni di euro della Legge 388/2000 art.144/c.7d. Consegna lavori prevista per il 5 maggio 2013.  Intanto è da precisare che i 91.206.513 stanziati nell'Elenco opere infrastrutturali di nuova realizzazione, Appaltabilità 2007-2011 del 26 giugno 2007, erano stati cancellati, tolti dal piano. Finalmente l'Anas annunciava all'inizio dell'anno 2014, per il 28 gennaio,  l'inaugurazione del tratto della variante di Quadri costata circa 50 milioni di euro, ossia circa 25.000 euro a metro. Invece alcuni giorni fa l'Anas annunciava che a causa del cattivo tempo per problemi tecnici veniva rinviata l'inaugurazione e l'apertura del nuovo tratto di strada di 2 chilometri. Una nuova frana, dove si erano verificate le altre. Insomma una frana che rifranava, una rifrana. E quindi sia l'apertura che l'inaugurazione sono state rinviate a data da destinarsi. Intanto la Comunità di Quadri e quelle del medio Sangro, il sistema industriale della Val di Sangro, continuano a vivere una storia infinita di frane e aspirazioni frustrate. Il Ministro che pure avrebbe dovuto partecipare all'evento inaugurale, sui sarà chiesto cosa è accaduto e l'Anas cosa risponde all'interrogativo che corre lungo tutta la vallata: Com'è potuto  di nuovo accadere? Di chi sono le responsabilità? Quando costa e quando questa storia infinita finirà?  

 

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