E Chiodi annuncia querele per diffamazione

Il governatore: A maggio si vota e vogliono farmi fuori

redazione
29/01/2014
Attualità
Condividi su:

"Bene, ora cominciamo con le querele e le denunce per diffamazione". E' il post su facebook del governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, nel mirino, in questi giorni, della stampa nazionale. 

Nell'edizione del 28 gennaio scrive e spiega il Fatto Quotidiano: dorme con Chiodi, presidente della regione Abruzzo, in un hotel di Roma, al Pantheon, nella stanza 114 e tre mesi dopo, scrive Antonio Massari, alla donna, casualmente, viene affidato un importante incarico pubblico. E tutto viene scoperto indagando sui rimborsi regionali, usati, scrive il Fatto Quotidiano, anche per pagare l’albergo al Pantheon.

LA DIFESA DI GIANNI CHIODI: «PRESTO SI VOTA E VOGLIONO FARMI FUORI»- Sul Corriere della Sera Gianni Chiodi ha ammesso di aver passato la notte con la giovane all’Albergo del Sole, definendola una «debolezza» e spiegando di ricevere il perdono dei familiari. Ha però allontanato le altre accuse, compresa quella di aver favorito la giovane che ha poi ottenuto l’incarico pubblico:

«Ho fatto un errore, lo ripeto, una cosa che è finita lì, ma ora provo pure una grande amarezza — si sfoga finalmente Gianni Chiodi —. Perché qui mi si vuol far passare per uno che ha fatto la cresta alle spese, che ha chiesto rimborsi che non gli spettavano e che si è approfittato in tutti i modi del suo ruolo pubblico, del suo potere. Ebbene, io qui lo posso dire, senza tema di smentite, che quello di cui si parla non era un concorso pubblico e che quella persona, che oggi prende 200 euro al mese per il suo incarico, 200 euro ho detto, io non l’ho mai favorita. Il suo curriculum, piuttosto, fu valutato da una commissione regionale di cui facevano parte pure i sindacati, dico la Cgil, capito?, cioè voi immaginate che io possa andare dalla Cgil a chiedere di favorire una persona…»
Ha cercato di difendere anche la giovane: «Nemmeno lei mi ha mai chiesto nulla», ha continuato Chiodi. Non senza azzardare complotti contro di lui:  «Io lo so, perché il 25 maggio in Abruzzo si vota ed è chiaro che qualcuno mi vuole far fuori», ha spiegato. E sull’accusa di aver omesso di dichiarare di aver dormito con una donna all’Albergo del Sole, in occasione della richiesta di rimborso, ha spiegato: di aver pagato lui stesso in contanti (340 euro) e di aver presentato al suo ufficio indicazioni chiare: «Nel foglietto si indicava che la camera era stata occupata da due persone, perciò non so se la cosa sia sfuggita all’ufficio regionale o alla Ragioneria, stiamo ricostruendo, toccava a loro decurtare dal rimborso la spesa sostenuta per l’ospite», ha concluso Chiodi, in attesa di essere sentito dai pm, il prossimo 4 febbraio.

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: