Una manifestazione di protesta si è svolta, il 22 luglio in occasione del primo Consiglio Regionale ordinario della nuova amministrazione D’Alfonso. Oltre un centinaio i cittadini di Celenza sul Trigno, Torrebruna, Guardiabruna, San Giovanni Lipioni e Castelguidone, piccoli paesi della provincia di Chieti, scesi in piazza davanti all'Emiciclo, con cartelli, fischietti e trombette, perché dal primo agosto la guardia medica di Celenza verrà soppressa.
Una delegazione di cittadini riunitasi in un Comitato denominato, “Terremoto civico”, è stata ricevuta dal Governatore, Luciano D'Alfonso, dal vice Presidente, Giovanni Lolli, dall'Assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, dal Presidente della V° Commissione Sanità, Olivieri, e dal consigliere 5Stelle, Pietro Smargiassi, che ha permesso ai manifestanti di assistere in Aula, anche se solo a turni di 5 o 6 persone per volta, a causa delle ridotte dimensioni della sala, al Consiglio Regionale. Lo stesso Pietro Smargiassi, ha poi riservato le battute finali del suo intervento proprio alla pacifica protesta dei cittadini di Celenza Sul Trigno e lo stesso ha fatto la Capo Gruppo di 5Stelle, Sara Marcozzi. Il primo risultato ottenuto dai manifestanti è stato un “provvedimento tampone” per studiare la questione. L’Assessore Paolucci ha assicurato una proroga della data di chiusura al 1° settembre. Trenta giorni di tempo per ragionare ma che non allontano lo spettro della chiusura. Intanto il Presidente D’Alfonso ha assunto l’impegno di venire di persona a Celenza Sul Trigno, insieme all’Assessore Paolucci, al Vice Presidente Lolli e al Presidente della Commissione Sanità Olivieri per rendersi conto delle difficoltà del territorio, della viabilità che collega i comuni, etc. Questa soppressione, ha fatto notare il Comitato dei cittadini, è parsa una scelta politica in quanto si è voluto lasciate attive due guardie mediche, quelle di Carunchio e Palmoli che sono distanti tra loro solo 8 chilometri e chiudere la guardia medica di Celenza Sul Trigno, la più distante, quella che ha effettuato nel 2012 più prestazioni, quella del paese più popoloso. Il Comitato ha fatto anche notare come i cittadini, alla chiusura della guardia medica, on caso di necessità, saranno costretti ad recarsi all’ospedale di Vasto.