AGNONE - Si stringe il cerchio delle indagini attorno alla banda delle auto rubate, in azione tra l’Alto Molise ed il basso Sangro. Tutto è cominciato la notte tra martedì e mercoledì scorsi con una chiamata giunta al centralino del 112 alle ore 2.15. Dall’altro capo del telefono, un abitante di Castel del Giudice racconta di aver appena subito un tentato furto nella sua abitazione. Le ricerche scattano immediatamente. Preziose le in formazioni fornite dal testimone. Ha visto fuggire i ladri a bordo di una Fiat Punto, poco dopo ritrovata alla periferia di un piccolo centro altomolisano. L’auto abbandonata dai malviventi è risultata rubata due giorni prima nel salernitano. Le ricerche vanno avanti e ottengono un secondo risultato. I carabinieri di Agnone trovano un’altra auto, una utilitaria, rubata questa volta nel marzo scorso in provincia di Bari. Connessa a questo secondo ritrovamento, la denuncia di un uomo. Un meccanico altomolisano è stato deferito all’autorità giudiziaria. Aveva messo su un piccolo centro di ricettazione grazie all’auto “pugliese” e ai pezzi di ricambio di altri mezzi, spesso di grossa cilindrata. Il legame tra il meccanico e la banda di ladri è il punto focale delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia alomolisana in collaborazione con i colleghi di Isernia. Indagini che nel corso della stessa nottata, hanno condotto gli agenti al ritrovamento di una terza auto. E’ la stessa servita ai malviventi per continuare la lunga serie di colpi a cavallo del confine tra Abruzzo e Molise. La stessa, abbandonata una volta che hanno capito di essere braccati. I militari hanno rinvenuto a bordo del mezzo decine di stecche di sigarette e altre tracce utili. Serviranno agli investigatori per dare un volto ai componenti della banda. In queste ore i comandi provinciali molisani e abruzzesi stanno setacciando tutta la zona. I vertici dell’Arma hanno fatto un elogio ufficiale al cittadino di Castel del Giudice che ha dato il “la” alle indagini. «Deve essere un esempio per tutti gli abitanti del territorio altomolisano in chiave di sicurezza globale», hanno detto dal Reparto operativo dei carabinieri.