TAGLI, L'IRA DEL SINDACO MONACO SI ABBATTE SU TRENITALIA

In merito alla soppressione della tratta Sulmona - Carpinone. Il primo cittadino: "E' ora di finirla di penalizzare solo e sempre l'alto Molise"

redazione
19/10/2010
Attualità
Condividi su:

CAPRACOTTA "Non è certamente una novità o un fulmine a ciel sereno quello della chiusura della tratta ferroviaria Carpinone – Castel di Sangro. Perché di questo si tratta, non è stata chiusa la ferrovia Sulmona – Carpinone, ma solo il tratto che percorre la nostra Regione, appunto Castel di Sangro – Carpinone. L’assessorato regionale ai trasporti abruzzese ha preteso ed ottenuto da Trenitalia il mantenimento della percorrenza sul territorio abruzzese e i collegamenti da Castel di Sangro verso Sulmona sono rimasti funzionanti. Chi paga sono sempre le aree interne molisane, nella fattispecie, l’altissimo Molise, ancora una volta privato di un servizio pubblico. I comuni di S. Pietro Avellana – Capracotta, Carovilli, Pescolanciano, Sessano del Molise non hanno più alcun collegamento ferroviario né con l’Abruzzo né verso Isernia”. Lo afferma il sindaco di Capracotta, Antonio Monaco che già in passato approvò, all’unanimità, un ordine del giorno contro il rischio di soppressione della linea Sulmona – Carpinone. Il documento fu trasmesso a tutti coloro che potevano in qualche modo intervenire per scongiurare i tagli della linea ferroviaria, la Regione Abruzzo e la Regione Molise, la Provincia di Isernia e la Provincia de L’Aquila. Inoltre, furono interessati organi istituzionali “i cui esponenti oggi, a cose fatte, - afferma il coordinatore provinciale dell’Idv - si lamentano della chiusura dopo un silenzio inspiegabile. Ma la cosa grave – prosegue Monaco - è che l’Abruzzo i suoi collegamenti interni li ha salvati, noi invece restiamo al palo. Le aree montuose devono essere servite, secondo Trenitalia, da servizi sostitutivi di linea che devono percorrere strade fatiscenti, con ritardi e disagi altrove sconosciuti. Praticamente sperpero di danaro pubblico con autobus che viaggiano semi vuoti!” In seguito il primo cittadino di Capracotta chiama in ballo l’assessore regionale ai trasporti Velardi. “Ci ha rassicurato sulla riapertura a breve della linea ferroviaria; spero vivamente che tali dichiarazioni si trasformino in realtà anche per non lasciare nell’abbandono un’opera eccezionale di ingegneria ferroviaria”. In ultima battuta Monaco ritiene che la tratta andrebbe valorizzata anche sotto l’aspetto prettamente turistico considerato un tracciato davvero originale se non fiabesco. “Altrove – dice l’esponente dell’Italia dei valori - una patrimonio del genere verrebbe valorizzato sicuramente nel migliore dei modi, diventerebbe oggetto di attenzione da parte di tutti, istituzioni ed operatori turistici, per la sua valenza di valore inestimabile. E’ ipotizzabile abbandonare questo patrimonio? Ritengo di no. Ben venga qualsiasi iniziativa per salvarlo, ma che i fatti siano concreti affinché questo inestimabile patrimonio possa diventare punto di riferimento per gli appassionati del turismo ambientale. E la si smetta, una volta per tutte, di programmare tagli e sempre tagli con la sola logica dei numeri; che si inverta questa tendenza mettendo al primo posto l’uomo, il territorio e l’ambiente. Trenitalia – conclude - ha il dovere di assicurare un servizio pubblico, dappertutto, anche dove ci si rimette, e non solo lungo le linee ad alta velocità realizzate grazie agli interventi dello Stato, quindi da noi cittadini”.

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: