La Grande 'Ndocciata 2014: diretta web, spot e tanti eventi

04/12/2014
Attualità
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Quest'anno la 'Ndocciata sarà dedicata a San GiovanniPaolo II indimenticato Papa che visitò Agnone il 19 Marzo del 1995. Per l'occasione la Pontificia Fonderia Marinelli ha relizzato e donato una targa ricordo. La cerimonia di inaugurazione della TARGA precederà la partenza della ‘Ndocciata con la BENEDIZIONE impartita da S. Em. il Cardinale Paolo Sardi. La TARGA RICORDO sarà posta in Piazza Giovanni Paolo II dove il Papa Santo tenne il discorso davanti agli agnonesi .

La Regione Molise al fine di promuove iniziative orientate a mantenere e rinsaldare il legame ed i rapporti dei molisani all'estero con la propria terra d'origine trasmetterà la diretta web della ‘Ndocciata.  

L’8 dicembre 2014 dalle ore 17:00 sarà possibile seguire la diretta web della ‘Ndocciata sul sito www.ndocciata.it

In questi giorni sta "girando" lo spot realizzato dall'Associazione IAM Identità Alto Molisana per promuovere la ‘Ndocciata in particolare  Il video è in onda da sabato scorso (29-11-2014) su tutti i punti AUTOGRILL del territorio italiano ovvero ferrovie, stazioni di servizio, metropolitane e aeroporti.

Numerose le iniziative a corollario della grande Ndocciata 2014 fra le tante ricordiamo la Mostra Fotografica di Giancarlo Festa in p.zza Giovanni Paolo II, e un importante evento che intende prendere per la gola i turisti: infatti dal 6 al 8 dicembre il Caseificio Di Pasquo organizza "Agnone in Cantina" un programma di visite guidate e degustazioni gratuite, presso il punto vendita di Agnone, in Viale Vittorio Veneto n. 22, alla riscoperta della  storia e tradizione casearia dell'Alto Molise.

 

 

 

 

I PORTATORI

I gruppi e le contrade che partecipano alla sfilata sono cinque: c.da SANT’ONOFRIO, il gruppo storico, fondato nel 1932, anno in cui si diede luogo alla prima gara delle ‘ndòcce; c.da GUASTRA, situata in agro di Capracotta e abitata da persone che hanno la residenza in campagna e in paese; gruppo CAPAMMÓNDƏ E CAPABBÀLLƏ, formato quasi interamente da giovani del paese; c.da COLLE SENTE, si trova in alta montagna, tra monte San Nicola e Montecastelbarone; c.da SAN QUIRICO, zona di vallata, ricca di uliveti e vigneti, sono un po’ la versione moderna dell’antico gruppo Colle Tocce.

 

I COSTRUTTORI

Da tempi immemorabili, gli alberi per costruire le ndòcce si prelevano nel bosco di Montecastelbarone (ru guódə r’abbójtə). Si scelgono abeti sradicati, colpiti da fulmini, in via di deperimento, fatiscenti ed in pessimo stato vegetativo. Si preferisce l’abete perché si lascia spaccare facilmente ed è leggerissimo e comodo da portare. Il suo legname, secco-asciutto e ricco di resina, brucia facilmente. È proprio la resina a creare il classico scoppiettio della ndòccia. Il taglio avviene abitualmente a fine settembre e i tronchi, caricati sui trattori dagli stessi costruttori, vengono portati davanti le loro case di campagna.

La ndòccia nasce da un tronco senza rami, segato e ridotto a pezzi di circa un metro e mezzo. Una volta scortecciato, il tronchetto viene spaccato con l’accetta e ridotto in tanti listelli sottili, detti scaróichə, che nelle giornate più calde si lasciano seccare al sole. Legati fra loro in maniera circolare: i primi quattro, la base della torcia, stretti con un fil di ferro, gli altri con spago naturale. Crescendo in altezza, tra i listelli si infilano dei rametti di ginestra secca, così da far aumentare lo spessore della ndòccia e la sua infiammabilità. Cinque sono le legature che la tradizione richiede. La ndòccia si giudica dall’altezza, dalla bellezza, dalla consistenza (deve essere ben fatta, robusta e compatta) e, soprattutto, una volta accesa, da come arde. Se la ndòccia è buona ara spareà, deve scoppiettare. Una volta pronta, sarà premura dei gruppi partecipanti unirle a forma di ventaglio, sempre in numero pari, affinché il carico risulti equilibrato sulle spalle.

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