AGNONE - Ballano sul Titanic che affonda. L’istantanea di Michele Iorio e Franco Giorgio Marinelli intenti in un trenino di fine anno, durante l’abituale cena che il Governatore ha voluto qualche giorno fa con i suoi simpatizzanti presso l’hotel Europa di Isernia, in alto Molise non è passata di certo inosservata. Il tutto anticipando la notizia che di fatto mette fine all'ospedale San Francesco Caracciolo, che come certificato in queste ore dal presidente della Regione Molise, sarà trasformato in una Residenza sanitaria per anziani. Traduzione: l’ex ospedale diverrà una casa di riposo o per essere più crudi in uno ospizio. Fine dei sogni, delle illusioni, delle promesse...Goodbye glorioso Caracciolo dove un tempo si nasceva...Tuttavia la sensazione percepita è quella che, invece di venerare il morto in casa, non si trova meglio da fare che dedicarsi a cene e balletti...Per carità, in un paese democratico ognuno è libero di fare quel che vuole, ma allo stesso tempo bisogna assumersi ogni tipo di responsabilità. E vi assicuriamo che in questa circostanza ce ne sono a bizzeffe. Noi d’altronde le abbiamo sempre denunciate in tempi non sospetti. Qualcuno ci disse che eravamo i soliti pessimisti, i soliti catastrofisti. Lo abbiamo fatto sempre con documenti alla mano, anche se in molti casi i signori della politica hanno tentato di smentirci, (purtroppo) i fatti ci hanno dato ragione. Fa specie vedere Franco Giorgio Marinelli attaccato alle spalle del Governatore, il quale a distanza di poche ore ha colpito a morte un intero territorio. Per ulteriori conferme chiedete alla Chiesa scesa in strada più volte consapevole del fatto che la chiusura del Caracciolo equivale alla fine della diocesi a cavallo tra Molise e Abruzzo. Fa specie soprattutto ripensando a quelle parole che l’assessore regionale agnonese ci ha sempre detto: “Ragazzi credetemi, sulla vicenda dell’ospedale non ci dormo la notte...” Durissimo il commento all’istantanea scattata all’interno del noto albergo del capoluogo fatto via Facebook da Nunziatina Zarlenga, leader del comitato ‘Il Cittadino c’è...’, promotrice di diverse iniziative a salvaguardia della struttura sanitaria di frontiera. Tirato in ballo pure l’assessore provinciale, Franco Del Basso, quello del tartufo tanto per intenderci, che per l’ospedale agnonese oltre a qualche fugace apparizione durante le manifestazioni di protesta, non risulta si sia speso (così tanto) per la causa. Complimenti vivissimi... E che i giri di valzer proseguano....