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Il gruppo 38, raccontato da Vincenzo Carlomagno nel libro "Asini e Sprondasini"

Gli anni settanta e la sinistra giovanile agnonese

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Vincenzo Carlomagno originario di Agnone, vive a Modena, è un architetto. Le vacanze estive sono il periodo in cui molti agnonesi residenti fuori, tornano . Negli incontri e nei piacevoli saluti che  si scambiano passeggiando per il corso di Agnone , è quasi fisiologico sentire i loro racconti riferiti al passato che pur lontano nel tempo  nessuno ha dimenticato o potrà dimenticare. 

In questa occasione siamo venuti in possesso di un libro dal titolo " Asini e Sprondasini" scritto e corredato di simpatiche vignette dall'autore, appunto l'architetto Vincenzo Carlomagno,  autore e  protagonista all'epoca  del racconto. E' un libro che si divora  nella lettura in un attimo perchè coinvolgente e racconta gli anni settanta ad Agnone e la sinistra giovanile dell'epoca.

La meglio gioventù agnonese, molti all'epoca erano studenti universitari ma con legami nel il mondo operaio, fondarono un gruppo politico ad Agnone nel 1969, chiamato "Gruppo 38", aprirono una sede che ben presto divenne punto di incontro e di dibattito e tra le altre cose, fondarono un giornale dal titolo" Piazza del Tomolo".

 Era un gruppo antisistema, orientato a sinistra come tanti altri movimenti nati sull'onda del sessantotto, movimento di studenti e operai che esplose alla fine degli anni Sessanta del Novecento nelle università, nelle scuole, nelle fabbriche e nelle piazze, contestando i valori tradizionali e le istituzioni. Tale contestazione prese di mira sia la società occidentale e dunque il capitalismo sia quella di tipo sovietico e dunque il socialismo nella sua realizzazione storica.

I giovani agnonesi ingaggiarono una battaglia  vis a vis con le allora istituzioni e i vari personaggi  che dominavano incontrastati e da lungo tempo, la scena politica agnonese, nazionale

" Asini e Sprondasini" racconta gli eventi di quegli anni, le lotte ingaggiate con l'allora Senatore Remo Sammartino e l'On. Bruno Vecchiarelli. Il racconto si snoda attraverso alcuni articoli dei giornali, La Fucina, sfacciatamente filo-democristiano e Piazza Del Tomolo edito dai giovani agnonesi, che contestavano l'operato dell'allora ras democristiano.

 I giovani presero di mira le opere infrastrutturali volute dal Senatore,  nacquero contestazioni  per la costruzione del Viadotto Verrino, definito ponte della salsiccia, e per  l'ecomostro ancora esistente nato come nuovo ospedale , ma opera incompiuta, presente e ricettacolo di rifiuti nella zona di Femmina morta,dove troneggia in nome dello sperpero di denaro pubblico. 

 Ma dal libro si estrapolano anche tutte le iniziative propositive di quei giovani, campi di lavoro, lavori agricoli al fianco dei contadini e a loro supporto giunsero  tanti giovani da altre regioni. Le ragazze che parteciparono a tali iniziative venivano tacciate come  donne dai  "costumi facili" dai benpensanti e che purtroppo ancora residuano in sacche di arretratezza culturale in molte zone di Italia, in particolare al Sud

Le vignette di Carlomagno,  a corredo del libro, traducono graficamente in maniera mirabile i personaggi presi di volta in volta di mira.

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