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Strada in salita per l'Ospedale Caracciolo di Agnone, cosi si esprime Don Fracesco Martino

Don Francesco Martino in una lunga e articolata relazione , parla dell'incontro tecnico avvenuto tra la Giunta comunale, i comitati Civici e la dottoressa D'Innocenzo

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L’incontro tecnico tra i rappresentanti del Comune di Agnone,  i Comitati Civici e il Direttore Generale Della Salute della Regione Molise  Marinella D’innocenzo,  lascia dubbi e  incertezze  circa il destino dell’Ospedale di Agnone. Lo stesso Don Francesco Martino parla di “strada in salita” perche’ pur essendo stato approvato il piano operativo riguardante la parte sanitaria dal Ministero Della Sanita’, rimane incerta la copertura finanziaria a supporto di tale progetto. Di seguito l’articolata relazione di Don Francesco Martino Responsabile della Pastorale Sanitaria della Diocesi di Trivento presente alla riunione.

 

CARACCIOLO : LA STRADA E’ IN SALITA L’incontro tecnico con la Dott.ssa Marilina D’Innocenzo, tra Sindaco, Giunta Comunale di Agnone, Dott. Gelsomino De Vita, Dott. Claudio Cicchese, Dott. Giovanni Di Nucci, Dott. Renato Meo per la parte ospedaliera, Dott. Franco Di Nucci per Articolo 32, Sig.ra Enrica Sciullo per il Comitato il Cittadino C’è e il sottoscritto, è stato molto proficuo ed approfondito e, seppur ha lasciato un po’ di comprensibile preoccupazione, ha comunque permesso di capire meglio la situazione complessiva del presidio e dello stato dell’arte della sanità molisana. La prima certezza è che il Programma Operativo è quello che conosciamo tutti nell’ultima versione resa pubblica, ed è stato approvato per la parte sanitaria dal Ministero della Sanità, mentre persiste la trattativa con il Ministero dell’Economia per quanto riguarda la verifica delle coperture economiche, l’ammortamento del debito pregresso, la sostenibilità finanziaria certificata dell’intero piano, con ultimo invio di documentazione alla Dott.ssa Adduce l’8 marzo 2016. Il programma operativo non diviene ancora vigente per i noti problemi di affidabilità economica della Regione Molise, maturati in anni di inadempienze, in quanto, per il Ministero dell’Economia, si vuole capire fino all’estremo dettaglio come possa essere raggiunto il pareggio di bilancio entro la fine dell’esercizio 2018, dato anche il calo della popolazione (ad oggi 314.724 abitanti) e conseguente taglio della somma spettante da parte del Fondo Sanitario Nazionale. Tale partita, comunque, deve essere chiusa entro 60 giorni circa, senza possibilità di appello. In base al programma operativo in corso di approvazione, comunque, la Regione Molise, in base all’attuazione della Legge 161/15 (legge finanziaria) e DM 70/2015 (Balduzzi) ha presentato già, prima tra le Regioni, riguardo al personale medico, carente gravemente in tutta Regione, la ricognizione sulle carenze per la garanzia dei LEA, e quindi ha adempiuto alla procedura prevista per l’indizione dei concorsi di settore, che dovrebbero partire al più presto. In questo caso sarebbe utile la pressione della delegazione parlamentare presso il Tavolo Tecnico per sollecitare un rapido avvio delle procedure concorsuali, data la situazione di estrema criticità in tutti gli ospedali. In merito al personale, inoltre, le difficoltà sono state aggravate da una gestione dissennata del settore, con utilizzo anche improprio dei fondi per gli obiettivi di piano, con rottamazioni non necessarie e forzature perlomeno discutibili su figure non necessarie, senza avvalersi fino al 2014 della richiesta di deroghe di assunzioni al blocco del turn over per la garanzia dei LEA, con prima deroga richiesta e presentata solo nel 2015, che è stata negata purtroppo con l’impossibilità di procedere ad assunzioni con contratti a tempo determinato per la mancanza di graduatorie concorsuali, divieto di utilizzo della mobilità, e presenza nel Piano economico di debiti ingenti, a causa della situazione di quasi default dei conti (debito pari ad oltre il 60%del Fondo Sanitario Regionale) e unica possibilità concessa di assunzioni temporanee di personale da parte dell’ASREM con graduatorie per offerte di lavoro libero professionale. Una grande anomalia che ha portato il Tavolo Tecnico a valutare che in Molise vi sia un esubero eccessivo di personale per alcune categorie è stato dovuto all’inadempienza dell’ASREM all’utilizzo dei passaggi trasversali di qualifica del personale, per cui vi sono infermieri che oggi sono amministrativi, anestesisti in direzione sanitaria e via di questo passo, ma censiti nel precedente ruolo determinando esuberi fittizi e irreali. In questo quadro, si pretende l’equilibrio assoluto di bilancio per garantire ogni virgola del piano operativo e le relative coperture. In una situazione del genere, far quadrare conti e servizi sanitari, la coperta è corta, molto corta. Anche per le assunzioni di personale futuro tutto deve essere calcolato al dettaglio per essere autorizzato. In questo senso la struttura, diretta dalla Dott.ssa D’Innocenzo, crede di essere riuscita a fare un lavoro immane e convincente, ma nei fatti si è con le spalle al muro e con quasi nulli margini di manovra. Passando al Caracciolo : la dott.ssa D’Innocenzo ha chiarito che trattasi di Ospedale di Area Disagiata come lo prevede il 

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